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LÉNGUA MÊDRA

Rèș e la nôstra léngua arsâna

Antologia della Poesia Arşâna

RAGIONIAMO DI UN’ANTOLOGIA “RAGIONATA”

**** Sembra che oggi in Italia il rapporto tra chi scrive e chi legge poesia sia di circa uno a mille. E questo, beninteso, riferito alla poesia in italiano. Per quanto riguarda la poesia dialettale in generale, e quella del nostro dialetto reggiano in particolare, non ci sono stime di facile reperibilità, ma dobbiamo presumere che quel rapporto sia maggiore per qualche ordine di grandezza.
Eppure fino a poco tempo fa abbiamo visto un fiorire di concorsi locali imperniati sulla poesia dialettale, che dimostrano comunque una tenace volontà di conservazione dei dialetti, ma è difficile stimare quanto di questo produca anche un pubblico interessato a conoscere maggiormente la poesia del proprio dialetto.

Anche in un tessuto sociale come il nostro reggiano, dove il substrato di “piccola città” e di solide e condivise tradizioni famigliari, fanno del dialetto una sorta di “codice” di appartenenza, sfoggiato con disinvoltura più o meno da tutti, l’interesse ad una maggior conoscenza del dialetto si ferma spesso al recupero di alcuni modi di dire e agli sfottò campanilistici con le province vicine. Per non dire della “meraviglia” quando si scopre la bellezza del nostro dialetto nelle proposte dei cantautori locali, per lo più a sfondo satirico-umoristico.

**** Da queste considerazioni è nato nel nostro gruppo il desiderio di contribuire in qualche modo con strumenti che siano semplici e di immediato utilizzo, per suscitare interesse ad un approccio essenziale al mondo della Poesia dialettale reggiana.
Abbiamo quindi pensato ad una sorta di Antologia degli autori di poesie dialettali in reggiano, per fornire una panoramica d’insieme di facile consultazione. Niente che non esista già e a ben altri livelli di approfondimento, sparso nella varia letteratura disponibile degli ultimi 150 anni.

Il nostro contributo “originale”, se vogliamo, sta nel presentare una selezione degli autori per noi più significativi, a partire dalla prima metà dell’ottocento, fino ad anni recenti, abbracciando testi di natura diversa: qualche volta divertenti, qualche volta testimonianza di un mondo e di un pensiero antico, e qualche volta semplicemente espressione di poesia cosiddetta “alta” (quella che ci ha conquistato maggiormente).
Senza nessun intento critico o di esclusione, abbiamo ritenuto di proporre per ogni autore da noi scelto, alcune poesie rappresentative della loro produzione, a mo’ di guida di orientamento e, ci auguriamo, spunto per approfondirne la conoscenza.

Auguriamo vivamente a quanti consultino questa nostra Antologia di trarne gli stimoli ed il divertimento che abbiamo avuto noi nel compilarla.

Elenco degli autori in ordine cronologico

Don Ferrante BEDOGNI (1813 – 1856)

Don Ferrante Bedogni, vissuto nella prima metà dell’Ottocento può essere considerato il punto di riferimento per molti poeti dialettali reggiani venuti dopo di lui. Fu il primo a rivendicare l’uso del dialetto reggiano come lingua letteraria: “Cruscant, purista, n’ me saltèdi adòss / S’ j ho scritt al me lunari in lingua ‘rsana/ Perchè j’ hi da saveir, fra gl’ èter coss, / Che me n’so gnanc dv’ as sia la Toscana,

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Giovanni RAMUSANI (1851 – 1923)

Giovanni Ramusani à considerato il maggiore poeta satirico in dialetto reggiano. Sempre interessato alla politica cittadina, Di temperamento battagliero, fondò il giornale satirico Prusproun (Giurnel seinsa preteisi), interamente scritto in dialetto in cui vennero pubblicati numerosi sonetti di carattere politico nei quali criticava tutti coloro che abusavano della fiducia del popolo reggiano.

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Amerigo FICARELLI (1873 – 1938)

Amerigo Ficarelli nacque e visse nel cuore della vecchia Reggio, in Borgo Emilio, “patria” del Popol Gióst nel quartiere di Santa Croce. Considerato da diversi critici del passato il successore di Giovanni Ramusani, la sua opera principale fu La vétta ed l’om,: “E un’onda vin… la bérca la zagagna,/ La selta, la scherznéss… ormai egh sòm…/ La bérca, la va in fond cme ‘na cavagna…/ Ed ecco cusa l’é la vétta e dl’om!

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Giuseppe AMOROTTI (1887 – 1944)

Giuseppe Amorotti venne definito da Ugo Bellocchi l’ “ultimo cantore di Carpineti”, dove nacque nel 1887 e vi morì nel 1944, assassinato da militari tedeschi durante un rastrellamento. Disse di sé stesso: “Appartengo a quegli animali che amano vivere nella solitudine del deserto o nel più folto e profondo della macchia. Somiglio a quelle piante che, portate dove il sole dardeggia, non si trovano in condizioni a loro favorevoli e soffrono.”

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Carlo GRASSI (1892 – 1965)

Carlo Grassi fu per anni considerato “l’ultimo vero poeta dialettale reggiano” e si dovette aspettare Giuseppe Davoli, prima di smentire le parole di Mario Mazzaperlini, che non vedeva chi fosse in grado di continuare sulle sue orme. Poeta molto amato dai reggiani, che conobbero la sua produzione poetica attraverso i suoi libri e le sue innumerevoli pubblicazioni.

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Elvira FANGAREGGI-CINGI (1894 – 1998)

Elvira Fangareggi Cingi è la prima voce femminile che si incontra nella storia della poesia dialettale reggiana. In gioventù fu assidua frequentatrice del cenacolo letterario di Virginia Guicciardi Fiastri, famosa per le sue commedie comiche riproposte poi da una terza donna cultrice del dialetto, Ennia Rocchi. Nella sua vita, per sua stessa dichiarazione, la poesia l’ha accompagnata giorno per giorno, come una specie di diario quotidiano.

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Noemi SILIPRANDI-MOSCATELLI (1900 – 1998)

Praticamente contemporanea di Elvira Fangareggi Cingi, anche la voce di Noemi Siliprandi Moscatelli percorre tutto il ‘900 della poesia dialettale reggiana. La raccolta “Soquanti ricord” comprende 45 componimenti che descrivono il piccolo mondo antico di Gualtieri, con i temi tipici della poesia dialettale che vibrano nella lingua madre appresa da bambina

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Cesare ZAVATTINI (1902 – 1989)

Cesare Zavattini è stato uno degli intellettuali più importanti e influenti del Novecento, in grado di influenzare con le sue opere e il suo lavoro la letteratura e il cinema prima di tutto, ma sempre esplorando le più disparate forme artistiche, dedicandosi anche alla pittura, al teatro e all’editoria. Nell’opera letteraria di Zavattini c’è però un unicum, che ad oggi è rimasto tale anche per quanto riguarda la poesia dialettale italiana: è il caso della raccolta di poesie del 1973 “Stricarm’in d’na parola”.

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Giuseppe DAVOLI (1905 – 1975)

Giuseppe Davoli considerato il continuatore della poesia dialettale reggiana dopo Carlo Grassi, nel solco della tradizione, di una poesia popolare perfetta nella costruzione e nell’uso dei termini. Mario Mazzaperlini, autore di un commosso ritratto dell’amico Giuseppe Davoli, disse che: “Piruletta”,, deve essere ricordato come il poeta dialettale più rappresentativo del suo tempo.

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Gastone TAMAGNINI (1916 – 1986)

Gastone Tamagnini era di Correggio e fu molto apprezzato dai correggesi, come spesso accade per chi sa utilizzare il dialetto come un potente mezzo comunicativo,. Amava a sua volta il suo paese, la sua terra e i suoi abitanti, tanto gli umili, quanto i più famosi (ai quali ha dedicato alcune delle sue poesie. Bellissimi i suoi epigrammi.

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Luciano SERRA (1920 – 2014)

Fu compagno di studi ginnasiali di Silvio D’Arzo e universitari di Pier Paolo Pasolini. Autore di poesie in lingua italiana, si interessò di letteratura e scienza, di storia dello sport e storia locale. Nelle due raccolte di poesia dialettale attestò locuzioni e termini ormai decaduti dall’uso ma ricchi di echi provenienti dalla civiltà passata. Autore, con Luigi Ferrari, di due vocabolari sul dialetto reggiano.

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Luigi FERRARI (1922 – 2016)

Figura importante della cultura reggiana per la sua attività di poeta dialettale e per avere legato il suo nome a due grandi dizionari di dialetto realizzati in collaborazione con il professor Luciano Serra. Autore di cinque libri di poesie dialettali e uno di favole e indovinelli. Molte altre poesie sono sparse in tantissime pubblicazioni. Nelle sue poesie ha cantato soprattutto la natura e la gente umile.

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Eolo BIAGINI (1924 – 2019)

Uomo di grande cultura, scrisse poesie in latino, in italiano, in dialetto reggiano e nel dialetto della media montagna reggiana. Fu coautore di un vocabolario del dialetto della media montagna reggiana. Creatore del personaggio satirico di Jacmètt portato sulle piazze dell’Appennino per pungere con le sue satire le figure caratteristiche locali e i grossi nomi della politica nazionale.

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Raffaele CROVI (1934 – 2007)

Nato nella provincia milanese, ha vissuto a lungo nella sua infanzia in terrareggiana, alla quale è rimasto profondamente legato anche nell’età adulta, quando gli impegni professionali l’hanno portato a ricoprire ruoli significativi nel giornalismo e nella cultura italiana. Autore di un romanzo e di sei raccolte di poesie in lingua, ha scritto una sola raccolta di 12 poesie dialettali.

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Carlo Appio MARGINI (1948-2011)

Carlo Appio Margini è stata una voce particolarmente interessante nel panorama della poesia dialettale reggiana. È sufficiente leggere anche poche delle sue composizioni per accorgersi dell’originalità della sua poesia plasmata sui modelli che gli furono cari: Emilio Rentocchini ed Eolo Biagini.

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Gaudio CATELLANI (1952 – 2019)

Gaudio Catellani era famoso ed amato dal pubblico emiliano soprattutto per la sua attività di paroliere, cantante e cabarettista. I suoi testi poetici, satirici e musicali sono stati scritti sia in lingua italiana che in dialetto reggiano. Anche se si professava un autore “ruspante” e autodidatta, in realtà le sue poesie mettono in luce una personalità sensibile, soprattutto ai valori famigliari e alle cose semplici della vita.

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Autori contemporanei

Savino RABOTTI – Castellaro di Vetto (RE), 1935

Savino Rabotti scrive in lingua e in dialetto; si interessa di storia locale, tradizioni, dialetto, poesia e di tutto ciò che riguarda la cultura e la tradizione del mondo contadino. In particolare. è uno strenuo conservatore delle tradizioni Valle del Tassobbio e del suo dialetto, gravemente minacciato, come tanti altri dialetti, dallo spopolamento dei monti e dai processi di omologazione linguistica presenti nel Paese.

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Franco Tagliati – Guastalla (RE), 1947

Molteplici sono gli interessi artistici di Franco Tagliati : è autore di commedie, attore, scrittore, poeta e pittore. Per queste sue attività ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti sia in ambito locale che nazionale. Scrive nel dialetto di Guastalla e le sue poesie si distinguono dalla maggior parte della produzione poetica dialettale reggiana per l’ assenza di metrica.

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Emilio RENTOCCHINI – Sassuolo (MO), 1949

Emilio Rentocchini rappresenta, a giudizio della critica letteraria, una delle voci più importanti nel panorama della poesia italiana contemporanea, e a maggior ragione nel panorama delle poesia dialettale emiliana. Pur non essendo nato a Reggio, per diverse ragioni il suo legame con la nostra terra è molto forte e giustifica, onora e illumina questa Antologia.

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Maria Teresa PANTANI – Valestra di Carpineti, 1962

Maria Teresa Pantani è una delle più importanti promotrici del dialetto reggiano, non solo in forma  di poesia. Al dialetto ha dedicato una tesi di laurea; è autrice di testi teatrali per compagnie dialettali del territorio reggiano, e organizzatrice di concorsi di poesia. Particolarmente importante la sua traduzione in dialetto della media montagna di cinque canti dell’Inferno.

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Alex FERRARI – Reggio Emilia, 1992

Alex Ferrari è uno dei più interessanti esponenti dell’ultima generazione di autori dialettali. Le sue poesie sono apprezzabili per la ricerca dei termini attraverso i quali rievocare il passato e per l’utilizzo di una struttura metrica più libera rispetto alla poesia dialettale tradizionale.

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Alberto BERTONI – Modena, 1955

Alberto Bertoni, modenese, professore dell’Università di Bologna e intellettuale a tutto campo (critico letterario, scrittore, traduttore, direttore di collane editoriali, poeta in lingua e dialettale) segue con occhio benevolo il nostro percorso di Léngua Mêdra, e ci ha fatto l’onore di donarci una sua poesia inedita. Con Rentocchini, è il secondo “prestito” che ospitiamo con grandissimo piacere in questa Antologia.

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