
IL GIARDINO DEI FRUTTI PER NON DIMENTICARE
All’alba del 28 Dicembre 1943 i sette fratelli Cervi furono portati, insieme a Quarto Camurri, al Poligono di tiro di Reggio Emilia (al “Tirasègn“), che sorge tuttora in
Ciò che riesce a farci riconoscere nelle nostra “Reggianità” oltre alla base comune del nostro dialetto “Léngua Mèdra”, è il nostro modo di vivere reggiano;
l’abitudine a dare per scontato un ben definito mix di tradizioni, eccellenze distribuite “a spaglio” in tutto il nostro territorio come dalla mano di una generosa “divinità”, solidarietà tangibile a tutti i livelli, solido “testaquadrismo” e piedi ben saldi a terra, pur con sprazzi di estro a volte sin “sopra le righe”.
E tutto e tutti pervasi dall’arguta ironia contadina che riesce sempre a sdrammatizzare ogni eccesso, riportandolo là dove al centro c’è l’uomo.
Ebbene sì. Noi siamo reggiani contenti di esserlo !
Diamo voce alla nostra natura !
Un accurato repertorio delle specie di Erbe, Piante e Uccelli del nostro territorio, con le loro denominazioni dialettali scritte e pronunciate in “viva voce“, per il piacere della riscoperta di come un qualsiasi nostro contadino, cent’anni fa, surclassava per conoscenza del mondo che lo circondava, ingegneri ed esperti informatici dei giorni nostri.
Dedichiamo questa piccola Galleria a “Luoghi ed Eventi di Reggio” che presentano secondo noi una loro caratteristica di originalità o di un’attività a volte sorprendente e misconosciuta, o rinnovata alla nostra memoria in modo non convenzionale.
All’alba del 28 Dicembre 1943 i sette fratelli Cervi furono portati, insieme a Quarto Camurri, al Poligono di tiro di Reggio Emilia (al “Tirasègn“), che sorge tuttora in
L’Intervista “impossibile” 24 Novembre, San Prospero, Festa del Patrono cittadino. Quale migliore occasione per dar voce ad quell’ altro simbolo di Reggio Emilia che
Vilmo Delrio Il “Papà” di ALBINEA JAZZ Dopo l’edizione dell’anno scorso, avvenuta forzatamente un po’ in sordina e con le forti
La nostra piccola Galleria di “Personaggi Reggiani”
Non necessariamente Personalità illustri, che presentano secondo noi una loro caratteristica di originalità o di un’attività a volte sorprendente e sconosciuta ai più.
Come si può definire Sergio Subazzoli: scrittore dialettale, poeta, scultore, aviatore, artista della pavēra? Per noi, è una persona “grande” nella sua “semplice” complessità e nel tangibile amore per la vita, una persona che ci fa felici averla conosciuta!.
Il racconto del nostro Gian Franco Nasi, che condivide qui il suo percorso alla scoperta di un nostro concittadino, poco noto ai più, ma che ha legato in modo intimo la sua importante attività artistica alla nostra città.
Isarco Romani ci guida alla scoperta di questo pittore reggiano del 1400: un invito ad un viaggio nel tempo e nella storia, sulle tracce delle sue opere sparse tra Lucca, Garfagnana e Versilia.
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