‹La bicicletta è un modo di accordare
la vita con il tempo e lo spazio,
è l’andare e lo stare dentro misure ancora umane».
Sergio Zavoli
Alberto Bertoni, modenese, professore dell’Università di Bologna e intellettuale a tutto campo (critico letterario, scrittore, traduttore, direttore di collane editoriali, poeta in lingua e dialettale) segue con occhio benevolo il nostro percorso di Léngua Mêdra, e ci ha fatto l’onore di donarci una sua poesia inedita. Con Rentocchini, è il secondo “prestito” che ospitiamo con grandissimo piacere in questa Antologia.
Alex Ferrari è uno dei più interessanti esponenti dell’ultima generazione di autori dialettali. Le sue poesie sono apprezzabili per la ricerca dei termini attraverso i quali rievocare il passato e per l’utilizzo di una struttura metrica più libera rispetto alla poesia dialettale tradizionale.
Maria Teresa Pantani è una delle più importanti promotrici del dialetto reggiano, non solo in forma di poesia. Al dialetto ha dedicato una tesi di laurea; è autrice di testi teatrali per compagnie dialettali del territorio reggiano, e organizzatrice di concorsi di poesia. Particolarmente importante la sua traduzione in dialetto della media montagna di cinque canti dell’Inferno.
Emilio Rentocchini rappresenta, a giudizio della critica letteraria, una delle voci più importanti nel panorama della poesia italiana contemporanea, e a maggior ragione nel panorama delle poesia dialettale emiliana. Pur non essendo nato a Reggio, per diverse ragioni il suo legame con la nostra terra è molto forte e giustifica, onora e illumina questa Antologia.
Molteplici sono gli interessi artistici di Franco Tagliati : è autore di commedie, attore, scrittore, poeta e pittore. Per queste sue attività ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti sia in ambito locale che nazionale. Scrive nel dialetto di Guastalla e le sue poesie si distinguono dalla maggior parte della produzione poetica dialettale reggiana per l’ assenza di metrica.
Gaudio Catellani era famoso ed amato dal pubblico emiliano soprattutto per la sua attività di paroliere, cantante e cabarettista. I suoi testi poetici, satirici e musicali sono stati scritti sia in lingua italiana che in dialetto reggiano. Anche se si professava un autore “ruspante” e autodidatta, in realtà le sue poesie mettono in luce una personalità sensibile, soprattutto ai valori famigliari e alle cose semplici della vita.
Nato nella provincia milanese, ha vissuto a lungo nella sua infanzia in terrareggiana, alla quale è rimasto profondamente legato anche nell’età adulta, quando gli impegni professionali l’hanno portato a ricoprire ruoli significativi nel giornalismo e nella cultura italiana. Autore di un romanzo e di sei raccolte di poesie in lingua, ha scritto una sola raccolta di 12 poesie dialettali.
Uomo di grande cultura, scrisse poesie in latino, in italiano, in dialetto reggiano e nel dialetto della media montagna reggiana. Fu coautore di un vocabolario del dialetto della media montagna reggiana. Creatore del personaggio satirico di Jacmètt portato sulle piazze dell’Appennino per pungere con le sue satire le figure caratteristiche locali e i grossi nomi della politica nazionale.
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