sul VOCABOLARIO DELLA VALLE DEL TASSOBIO
Il vocabolario dialettale della valle del Tassobio di Savino Rabotti, per la sua completezza e precisione è un ottimo strumento per far capire il funzionamento di un sistema linguistico.
Savino Rabotti, poeta e studioso delle tradizioni e del dialetto della Valle del Tassobio, ci ha fatto l’onore di pubblicare su lenguamedra.it questa monumentale opera. Non è solo un vocabolario: come scrive Savino nell’introduzione “ un vocabolario deve riprodurre la vita di un popolo, la sua cultura, i suoi valori. È l’enciclopedia del modo di essere di quel popolo”.
Il vocabolario è stato presentato il 20 di gennaio 2024 in occasione della celebrazione dell Giornata del Dialetto e delle Lingue locali tenutasi presso la Biblioteca “Pablo Neruda” ad Albinea.
Per chi lo desidera, è possibile scaricare l’intera opera come file .pdf alla pagina Vocabolario dialettale della valle del Tassobio
Per approfondimenti, si invita alla lettura dell’articolo di Denis Ferretti “Sul vocabolario della valle del Tassobio“
Qui di seguito troverete gli ultimi articoli pubblicati dal nostro gruppo. Per visualizzare l’intero archivio delle pubblicazioni, vi basta cliccare sul pulsante in basso o direttamente sulla voce del menu.
Il vocabolario dialettale della valle del Tassobio di Savino Rabotti, per la sua completezza e precisione è un ottimo strumento per far capire il funzionamento di un sistema linguistico.
Un omaggio a Renzo Pezzani, poeta parmigiano al quale sono dedicate molte scuole per la sua attività nel campo delle letteratura per bambini. Qui lo ricordiamo per la sua produzione dialettale con una poesia adattata al nostro dialetto da Luciano Cucchi.
Una poesia può avere tante traduzioni diverse: possono essere molto fedeli o libere, rispettare la metrica e le figure retoriche o essere lo spunto per una storia nuova. Sei amici hanno provato a tradurre, separatamente Le dormeur du val, di Arthur Rimbaud. Una ulteriore versione è stata costruita con le idee migliori.
Parole, modi di dire, grammatica e pronuncia del dialetto reggiano. Nella consapevolezza che la memoria si esaurisce pian piano con l’avvicendarsi delle generazioni, e solo la conoscenza può pienamente sostituirsi ad essa.
Questa pagina è dedicata alla natura del territorio che ci circonda, che con la sua estensione dal Po fino ai 2000 metri del Cusna, ci offre la sua complessa e sorprendente biodiversità.
Una ricchezza che, a differenza di oggi, era intimamente conosciuta dalle generazioni che ci hanno preceduto, come dimostra il fatto che ogni animale ed ogni pianta od erba presenti sul territorio era nota ed identificata col suo nome in dialetto reggiano.
Il lavoro di ricerca portato avanti da alcuni di noi è volto ad identificare le specie faunistiche e floreali presenti sul nostro territorio, ed a rievocarne il loro nome reggiano.
Parole, modi di dire, grammatica e pronuncia del dialetto reggiano. Nella consapevolezza che la memoria si esaurisce pian piano con l’avvicendarsi delle generazioni, e solo la conoscenza può pienamente sostituirsi ad essa.
Dedichiamo questa piccola Galleria a “Luoghi ed Eventi di Reggio” che presentano secondo noi una loro caratteristica di originalità o di un’attività a volte sorprendente e misconosciuta, o rinnovata alla nostra memoria in modo non convenzionale.
Un video per conoscere l’esistenza a Bibbiano di un piccolo ma interessantissimo museo che raccoglie reperti della Prima Guerra Mondiale, un messaggio contro tutte le guerre rivolto soprattutto ai giovani.
Con la traduzione in dialetto reggiano della poesia di Loris Malaguzzi sui cento linguaggi dei bambini, ricordiamo il fondatore delle Scuole Comunali dell’Infanzia di Reggio Emilia in occasione 103° anniversario della sua nascita (23 febbraio 1920).
Una mostra fotografica dedicata al maestro burattinaio Otello Sarzi, allestita in occasione delle celebrazioni del centenario della sua nascita. Opere di 7 grandi fotografi: Vasco Ascolini, Gianni Berengo Gardin, Gianni Biccari, Ivano Bolondi, Claudio Salsi, Enrica Scalfari e Alfonso Zippoli.
La nostra piccola Galleria di “Personaggi Reggiani”
Non necessariamente Personalità illustri, che presentano secondo noi una loro caratteristica di originalità o di un’attività a volte sorprendente e sconosciuta ai più.
In questa videointervista e nel testo di accompagnamento, Vilmo Del Rio, il “papà” di “Albinea jazz”, ripercorre gli inizi di questa importante manifestazione musicale giunta alla 34^ edizione, arricchiti da ricordi personali di tanti artisti, pensando ai possibili scenari futuri.
Gino Bondavalli, l’ ómm ch’al balêva sòvra al ring e al scrivîva atâch ai mûr, campione europeo dei pesi piuma nel lontano 1941, in un ritratto firmato dal nostro Merlino.
Una video-intervista ad un campione reggiano del ciclismo dilettantistico degli anni ’50 del secolo scorso, vincitore di ben 102 gare.
Al fôli, nel nostro dialetto, sono le favole o le storie un po’ fantasiose che si raccontavano durante i filôs nelle stalle. Le nostre fôle sono piccoli contributi, in forma scritta o di brevissimi video, che produciamo con cadenza mensile e diffondiamo in collaborazione con la biblioteca comunale “Pablo Neruda” di Albinea. Modi dire, proverbi, leggende, canti popolari e tanto altro ancora, secondo quello che la nostra curiosità, di volta in volta, ci suggerisce.
Contributi brevi però, anche perché tutti i reggiani hanno imparato fin da bambini che la fôla ed l’ôca l ē bèla s’l ē pôca.
Una simpatica favola di Denis Ferretti per fare gli Auguri di Buon Natale a tutti gli amici di Léngua Mêdra.
Una breve e divertente favola raccolta dalla viva voce di Genoeffa Branchetti, nativa di Pratofontana di Correggio.
Come il Capodoglio ammirato da tutti i bambini reggiani è arrivato nel Museo Lazzaro Spallanzani di Reggio in una ricostruzione un po’ fantasiosa e un po’ veritiera, come spesso sono le fôle che si raccontano.
Reggianità: vocabolo che non troviamo appunto nei vocabolari, ma che secondo noi, esiste a pieno diritto nelle stesse accezioni riconosciute al termine Italianità, cioè:
1- L’essere conforme a ciò che si considera peculiarmente reggiano o proprio dei reggiani nella lingua, etnia, cultura, e
2- L’appartenenza alla civiltà, alla storia, alla cultura e alla lingua reggiana, e soprattutto la consapevolezza di questa appartenenza.
Ecco quindi questa piazzetta che abbiamo aperto spontaneamente per condividere con tutti quelli che vorranno frequentarla, questa nostra appartenenza alla Reggianità.
Lo facciamo con i nostri contributi più disparati, che articoliamo man mano in pagine e sezioni dedicate; forse siamo un po’ ambiziosi, ma confidiamo nell’ attenzione, nei contributi, spunti, idee e suggerimenti da parte di tutti.
Paolo Gibertini – Rolando Gualerzi – Gian Franco Nasi – Luciano Cucchi –
Isarco Romani – Denis Ferretti – Livio Ferretti – Enzo Ferretti – Betty Bertani – Brunetta Partisotti – Corrado Barozzi – Andrea Gibertini – Filippo Bonazzi
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