L’IMPORTANZA DEGLI ACCENTI
In questo articolo Denis ci offre molti esempi di “falsi amici”: parole dialettali che hanno una grafia molto simile, che differisce solo nei segni diacritici, modificandone la pronuncia e il significato.
L’Arşanèin: abbiamo pensato di chiamare così questo nostro vocabolarietto dialettale, di poco più di mille parole. Perché è un piccolo vocabolario destinato ai piccoli, ai bambini che speriamo di incontrare numerosi nelle scuole, nelle biblioteche e in altri luoghi di aggregazione, per far conoscere loro la nostra lingua madre. Sperando che lo portino nelle loro case e che susciti la curiosità anche di quella “generazione di mezzo” che ancora comprende il dialetto, ma lo parla poco, fatica a leggerlo e ancor più a scriverlo. Sperando che sia un ponte per far dialogare nonni dialettofoni e nipoti in una lingua altrimenti destinata a scomparire o a corrompersi irrimediabilmente.
Parlare in dialetto non è segno di scarsa cultura, significa conoscere una lingua in più dell’italiano, che al pari di ogni altra lingua ha regole grammaticali i e strutture sintattiche proprie. Significa ampliare le capacità di apprendimento anche delle lingue straniere, con cui si comunica con il mondo.
L’Arşanèin nasce dalla collaborazione del Progetto Léngua Mêdra dell’associazione culturale “Carmen Zanti” con la Fondazione Famiglia Sarzi, perché in passato spesso i burattinai utilizzavano mix di dialetti o di italiano/dialetto per far esprimere i loro personaggi. Le immagini dei personaggi tradizionali del teatro popolare realizzati da Otello Sarzi hanno la funzione di attrarre l’interesse dei bambini e far loro scoprire un mondo dimenticato attraverso le parole di una lingua (quasi) dimenticata.
L?Arsanèin è disponbibile al momento presso:
-la Libreria del Teatro (RE)
-la Libreria Bizzocchi (RE)
– l’Edicola “Al Giurnalêr ed Puianèl”, Puianello.
Una copia: 5 €
Savino Rabotti è il vincitore della prima edizione della sezione “Traduzioni in dialetto di poesie memorabili” dell’VIII Concorso di Poesia organizzato dal Centro Sociale Circolo Albinetano. Rabotti si è cimentato nella traduzione di “Pianto antico” di Giosuè Carducci. Le premiazioni si sono svolte sabato 11 maggio presso il Parco dei Frassini di Albinea. Guido Sarzi è il vincitore del secondo premio per la traduzione di “In piedi signori davanti a una donna”, di William Jean Bertozzo. Il terzo premio è andato a Lena Catellani per la traduzione di un frammento di “Ode al Pane” di Pablo Neruda.
Nella fotografia, Andrea Gibertini, figlio di Paolo, consegna la targa al vincitore.
Qui di seguito troverete gli ultimi articoli pubblicati dal nostro gruppo. Per visualizzare l’intero archivio delle pubblicazioni, vi basta cliccare sul pulsante in basso o direttamente sulla voce del menu.
In questo articolo Denis ci offre molti esempi di “falsi amici”: parole dialettali che hanno una grafia molto simile, che differisce solo nei segni diacritici, modificandone la pronuncia e il significato.
Come sarebbero i dialoghi di un film poliziesco, stile “old America”, se fossero tradotti in un puro dialetto reggiano? Denis Ferretti li ha immaginato così!
Il vocabolario dialettale della valle del Tassobio di Savino Rabotti, per la sua completezza e precisione è un ottimo strumento per far capire il funzionamento di un sistema linguistico.
Parole, modi di dire, grammatica e pronuncia del dialetto reggiano. Nella consapevolezza che la memoria si esaurisce pian piano con l’avvicendarsi delle generazioni, e solo la conoscenza può pienamente sostituirsi ad essa.
Questa pagina è dedicata alla natura del territorio che ci circonda, che con la sua estensione dal Po fino ai 2000 metri del Cusna, ci offre la sua complessa e sorprendente biodiversità.
Una ricchezza che, a differenza di oggi, era intimamente conosciuta dalle generazioni che ci hanno preceduto, come dimostra il fatto che ogni animale ed ogni pianta od erba presenti sul territorio era nota ed identificata col suo nome in dialetto reggiano.
Il lavoro di ricerca portato avanti da alcuni di noi è volto ad identificare le specie faunistiche e floreali presenti sul nostro territorio, ed a rievocarne il loro nome reggiano.
Parole, modi di dire, grammatica e pronuncia del dialetto reggiano. Nella consapevolezza che la memoria si esaurisce pian piano con l’avvicendarsi delle generazioni, e solo la conoscenza può pienamente sostituirsi ad essa.
Dedichiamo questa piccola Galleria a “Luoghi ed Eventi di Reggio” che presentano secondo noi una loro caratteristica di originalità o di un’attività a volte sorprendente e misconosciuta, o rinnovata alla nostra memoria in modo non convenzionale.
Un video per conoscere l’esistenza a Bibbiano di un piccolo ma interessantissimo museo che raccoglie reperti della Prima Guerra Mondiale, un messaggio contro tutte le guerre rivolto soprattutto ai giovani.
Con la traduzione in dialetto reggiano della poesia di Loris Malaguzzi sui cento linguaggi dei bambini, ricordiamo il fondatore delle Scuole Comunali dell’Infanzia di Reggio Emilia in occasione 103° anniversario della sua nascita (23 febbraio 1920).
Una mostra fotografica dedicata al maestro burattinaio Otello Sarzi, allestita in occasione delle celebrazioni del centenario della sua nascita. Opere di 7 grandi fotografi: Vasco Ascolini, Gianni Berengo Gardin, Gianni Biccari, Ivano Bolondi, Claudio Salsi, Enrica Scalfari e Alfonso Zippoli.
La nostra piccola Galleria di “Personaggi Reggiani”
Non necessariamente Personalità illustri, che presentano secondo noi una loro caratteristica di originalità o di un’attività a volte sorprendente e sconosciuta ai più.
In questa videointervista e nel testo di accompagnamento, Vilmo Del Rio, il “papà” di “Albinea jazz”, ripercorre gli inizi di questa importante manifestazione musicale giunta alla 34^ edizione, arricchiti da ricordi personali di tanti artisti, pensando ai possibili scenari futuri.
Gino Bondavalli, l’ ómm ch’al balêva sòvra al ring e al scrivîva atâch ai mûr, campione europeo dei pesi piuma nel lontano 1941, in un ritratto firmato dal nostro Merlino.
Una video-intervista ad un campione reggiano del ciclismo dilettantistico degli anni ’50 del secolo scorso, vincitore di ben 102 gare.
Al fôli, nel nostro dialetto, sono le favole o le storie un po’ fantasiose che si raccontavano durante i filôs nelle stalle. Le nostre fôle sono piccoli contributi, in forma scritta o di brevissimi video, che produciamo con cadenza mensile e diffondiamo in collaborazione con la biblioteca comunale “Pablo Neruda” di Albinea. Modi dire, proverbi, leggende, canti popolari e tanto altro ancora, secondo quello che la nostra curiosità, di volta in volta, ci suggerisce.
Contributi brevi però, anche perché tutti i reggiani hanno imparato fin da bambini che la fôla ed l’ôca l ē bèla s’l ē pôca.
Come sarebbero i dialoghi di un film poliziesco, stile “old America”, se fossero tradotti in un puro dialetto reggiano? Denis Ferretti li ha immaginato così!
Una simpatica favola di Denis Ferretti per fare gli Auguri di Buon Natale a tutti gli amici di Léngua Mêdra.
Una breve e divertente favola raccolta dalla viva voce di Genoeffa Branchetti, nativa di Pratofontana di Correggio.
Reggianità: vocabolo che non troviamo appunto nei vocabolari, ma che secondo noi, esiste a pieno diritto nelle stesse accezioni riconosciute al termine Italianità, cioè:
1- L’essere conforme a ciò che si considera peculiarmente reggiano o proprio dei reggiani nella lingua, etnia, cultura, e
2- L’appartenenza alla civiltà, alla storia, alla cultura e alla lingua reggiana, e soprattutto la consapevolezza di questa appartenenza.
Ecco quindi questa piazzetta che abbiamo aperto spontaneamente per condividere con tutti quelli che vorranno frequentarla, questa nostra appartenenza alla Reggianità.
Lo facciamo con i nostri contributi più disparati, che articoliamo man mano in pagine e sezioni dedicate; forse siamo un po’ ambiziosi, ma confidiamo nell’ attenzione, nei contributi, spunti, idee e suggerimenti da parte di tutti.
Paolo Gibertini – Rolando Gualerzi – Gian Franco Nasi – Luciano Cucchi –
Isarco Romani – Denis Ferretti – Livio Ferretti – Enzo Ferretti – Betty Bertani – Brunetta Partisotti – Corrado Barozzi – Andrea Gibertini – Filippo Bonazzi
Per ricevere tutti gli aggiornamenti da Lenguamedra