7 FOTOGRAFI PER OTELLO SARZI

 

 

 

Nel nuovo e suggestivo spazio espositivo del Tecnopolo, presso le ex-Officine Reggiane, è in corso una mostra dedicata alla figura del grande burattinaio Otello Sarzi, che conclude le Celebrazioni del centenario della nascita (1922-2022). La mostra presenta i lavori di  sette  grandi fotografi:
Alfonso Zirpoli, Claudio Salsi, Enrica Scalfari, Gianni Berengo Gardin, Giovanni Biccari, Vasco Ascolini e Ivano Bolondi.
Ciascuno di loro ha incontrato Otello in momenti diversi della sua e della loro vita, fissando negli scatti non solo il personaggio e l’artista, ma anche l’invisibile nel visibile: il carisma e l’umanità che Otello riusciva a suscitare in ognuno, maturato spesso in profonde amicizie e opportune collaborazioni.
Ogni fotografo ospitato trasmette, con i suoi scatti, un’immagine personale e unica del soggetto: l’amicizia di Otello con Cesare Zavattini colta da Berengo Gardin, suggestive le mani parlanti dell’artista fotografate da Alfonso Zirpoli; Vasco Ascolini ci riporta alle maschere espressive di burattini e pupazzi; Enrica Scalfari celebra la curiosità di Fellini per l’arte di Otello e il teatro di figura; Claudio Salsi ne onora la magica figura con suggestivi ritratti, Giovanni Biccari ferma Otello nel suo classico gesto burattinesco e Ivano Bolondi fissa con l’obiettivo la magia dei suoi spettacoli.
La qualità fotografica è premiante anche per l’unicità del soggetto e restituisce alla figura di Otello Sarzi quell’aura tutta speciale che Otello ha costruito durante tutta la sua vita artistica, dove i valori della solidarietà, dell’arte e della generosità hanno accompagnato l’innovazione e la sperimentazione del suo straordinario “teatro di figura”.
La suggestione complessiva che ci trasmette l’intero allestimento è supportata da una significativa selezione di manufatti: burattini, grandi figure scenografiche e maschere reali corrispondenti alla storia delle generazioni della famiglia Sarzi.

 

 

La mostra resterà aperta fino al 19 marzo 2023 ed è visitabile dal lunedì al venerdì ore 10-12/14-17,30. Sabato e domenica ore 10-12/15-18. Sono inoltre in programma diverse iniziative durante l’Esposizione:

sabato 4 Febbraio, ore 15.30 Inaugurazione esposizione fotografica “7 fotografi per Otello Sarzi”
Tecnopolo di Reggio Emilia, Piazzale Europa,1

sabato 11 febbraio ore 15.30 – Iniziativa in collaborazione con REFOTO
Un gruppo di ragazzi fotografa i burattini del museo Sede della Fondazione Famiglia Sarzi, via Buozzi, 2 Corte Tegge, Cavriago – Reggio Emilia

sabato 25 febbraio ore 15.00 – Presentazione di RETEFI rete Musei di teatro di Figura in Emilia-Romagna
Tecnopolo di Reggio Emilia, Piazzale Europa,1

sabato 4 marzo, ore 16.00 Presentazione Catalogo della Esposizione, segue Visita guidata all’Esposizione fotografica
“7 fotografi per Otello Sarzi”
Tecnopolo di Reggio Emilia, Piazzale Europa, 1

sabato 11 marzo ore 15.30 – Esito del laboratorio fotografico dell’11 febbraio con REFOTO e restituzione del lavoro dei ragazzi
Tecnopolo di Reggio Emilia, Piazzale Europa, 1

sabato 18 marzo ore 15.30 –  La fotografia si mette in scena. Ne parlano con il pubblico:
Rolando Gualerzi, Vicepresidente Fondazione Sarzi
Pietro Mussini, artista e designer
Jarno Zaffelli, Fotografo e progettista di autodromi nel mondo
Miro Zagnoli, Fotografo, già docente IUAV – Università di Venezia
Tecnopolo di Reggio Emilia, Piazzale Europa, 1

domenica 19 marzo ore 16.00 – Visita guidata all’Esposizione fotografica “7 fotografi per Otello Sarzi”
Tecnopolo di Reggio Emilia, Piazzale Europa, 1

Parte del patrimonio costruito in una vita artistica è raccolto e visitabile presso la sede della Fondazione Famiglia Sarzi nel Museo dei Burattini, in via Bruno Buozzi, 2, località Corte Tegge di Cavriago (Reggio Emilia) – Tel. 0522 942738 – Cell. 3938338522 da lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 17.30.

segreteria@fondazionefamigliasarzi.it
www.fondazionefamigliasarzi.it

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli pubblicati

LUCA ACCORSI

Luca Accorsi ama scrivere e recitare poesie in dialetto. Ringraziamo Luca per averci concesso di pubblicare due sue significative interpretazioni.

LA FÔLA ED SALVÂGNA

Un’antica favola reggiana che i vecchi erano soliti raccontare ai bambini per giustificare le macchie scure che compaiono sulla faccia della Luna piena. Denis Ferretti l’ha fissata nella versione dialettale, come il nonno gliela raccontava, per la gioia dei bambini di oggi e per quelli del futuro.

LA COMUNITÊ DAL CRÒJ

Un’associazione di donne di Bibbiano attive per la conservazione del dialetto e delle tradizioni locali.

GIANNI RODARI

Le filastrocche, le favole e i racconti ben si prestano ad essere tradotti in dialetto, pronti per essere letti o insegnati ai bambini. Ma quelle scritte da Gianni Rodari hanno molto da insegnare anche agli adulti…

ILDO CIGARINI

Ildo Cigarini, poeta reggiano in lingua, ci ha donato un suo “dialogo scherzoso con la morte” per la traduzione dialettale di Denis Ferretti.

CM ÎN NASÛ I CAPLÈT ARŞÂN

Una piccola fake-news per ambientare in terra reggiana l’origine dei cappelletti, prendendo a prestito Alessandro Tassoni e Giuseppe Ceri. Per onestà, viene raccontata anche la vera, sebben fantasiosa, storia della nascita dei tortellini: bolognesi o modenesi? Noi reggiani abbiamo i cappelletti e non entriamo nella diatriba.

TRADURRE: UNA DISCIPLINA INSIEME MODESTA E GRANDIOSA

Nei tentativi di tradurre in ‘reggiano’ dall’italiano o da altre lingue o dialetti (prove di traduzione nostre e degli amici sempre più vicini), vi è l’atto della ricerca di una parola essenziale che incontra le lingue dalle quali tradurre