PER IL DAVID DI MANZÙ

 

 

Di fadîe, fantàt, l’è blanc il tò paîs,
tu vòltis fèr il ciàf,
pasiènt ta la tó ciàr lutáde.
Tu sòs, David, còme il tòru in di d’Avrîl,
che ta lis mans d’ un fi c’al rît,
al va dòls a la muàrt.

 

PER IL “DAVID” DI MANZÙ

Amico, di stanchezza sbianca il tuo paese,
tu volgi fermo il capo,
paziente nella tua carne tentata.

Tu sei, David, come il toro in un giorno d’Aprile,
che nelle mani d’un fanciullo che ride,
va dolce alla morte.

PER IL “DAVID” DI MANZÙ

Ed fadiga l’é biânc, al tó paèiš, ragâs
té at gîr la tèsta fērma,
pasijnt in dla tó chêrna tintêda.

Té t’é, David, cme al tôr in un dé d’Avrîl,
che in dal mân d’un putèll ch’al réd,
al va dòuls a murîr.

GUARDA IL VIDEO

La versione in dialetto Reggiano è recitata dal nostro Luciano Cucchi
I sottotitoli possono essere scelti tra Italiano e Friulano (inserito come Interlingua). Vai sul tasto impostazioni per effettuare la scelta.

Il “David” riprodotto nell’immagine  è opera dello scultore Giacomo Manzù (1908-1991)

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