Dalle prime orchestre della metà degli anni ‘20, all’esplosione dello swing dell’immediato dopoguerra. Dall’arrivo dei nuovi musicisti hot americani, alla presenza dei discussi musicisti legati al free jazz.
Dalla nascita di “Reggio Emilia Jazz” nel 1979 fino alle diffuse iniziative dei nostri giorni. Il jazz a Reggio Emilia è sempre stato un genere musicale che ha caratterizzato e calcato la vita sociale della città.
Una storia ricca di serate indimenticabili, colpi di scena, aspre discussioni e travolgenti passioni. Dalle prime orchestre di Tienno Pattacini e dei figli Imer e Iller, al successo internazionale di Henghel Gualdi, da Vanni Catellani ai tanti complessi professionisti e non, molti dimenticati ed ora ricordati in questa pubblicazione, che hanno animato le notti reggiane degli anni ‘50 e ‘60, ad esperienze indimenticabili come quelle del jazz club “Il Cancello” a Scandiano.
Tanti gli ospiti della nostra città: nei primi anni ’60 arrivano a Reggio Emilia i primi importanti musicisti jazz: il Modern Jazz Quartet e Chet Baker al Teatro Municipale, le emozioni del recital di Ella Fitzgerald e le veementi discussioni a seguito di un concerto di Ornette Coleman del 1965 …
Henghel Gualdi con Louis Armstrong, 1968
Orchestra Henghel Gualdi, Società del Casino, Teatro Municipale, 1946
Orchestra di Vanni Catellani, Teatro Municipale, 1962
Giordano Gasparini
Laureato in architettura, è stato fino a pochi mesi fa Direttore della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia; negli anni Ottanta e Novanta ha promosso a Reggio Emilia numerose iniziative legate alla musica jazz.