Cuscuta
Denominazione scientifica:
Cuscuta europaea
Denominazione comune:
Cuscuta europea, Capelli d’angelo, Capellini, Refe del diavolo, Erba ragna
Denominazione in Arşân:
Cavilèin, Cavilèina, Cavilin, Grònghel, Ranîne **, Revcùcc *, Rèiv dal cóch, Rèiv dal diêvel
Note e Crediti
L’icastica definizione si riferisce all’aspetto delle gialle e dense “matasse” formate dai fusti filiformi della cuscuta, qui paragonata al ‘filo di refe’ che, dati i ben noti effetti nocivi sulla vegetazione coltivata, non poteva che essere attribuito al diavolo o al cucco (vedi commento a Giacinto dal pennacchio) [Ferrari]. Rèiv significa letteralmente “refe” (filo resistente formato da più capi). Grónghel è un termine di origine oscura . I termini Cavilèin e simili fanno riferimento ai capelli, data la sottigliezza e lunghezza dei fusti.
Grònghel: cuscuta, pianta infestante le culture di erba medica, dal volgare ” golo” uno dei nomi volgari con cui viene chiamata la pianta. “Grongolo” pare derivi dalla radice “gron” da “gronovii” specie di cui fa parte la cuscuta, creata da Linneo e dedicata a Jan Frederick Gronovius (1690-1762), medico e botanico di Leyden, che si costruì una solida fama di naturalista costruendo una collezione di esemplari naturali, che comprendeva un notevolissimo erbario.
Nel secondo volume degli “Annali e atti della Società di Agriculura Jesina” in un articolo sulle opinioni per la lotta contro l’infestazione della cuscuta tra le alte cose si legge: «… i francesi l’appellano “barbe de moine, étrangle luzerne”; gli spagnuoli la chiamano, “tinuéla de lino, zizzania de lino”; dai tedeschi “flochssáiden”»
Nell’ “Abbozzo del dizionario dell’ ortolano dirozzato” del reggiano Filippo Re in una nota si legge: «Mi sia permesso qui di citare un esempio. Con ventisei nomi diversi trovo indicata la Cuscuta Europaea di Linneo, che reca tanto danno alle mediche; ai trifogli, avvolgendosi co’ lunghi suoi filamenti intorno agli steli di dette piante ed altri. Nel Dizionario del signor Targioni si hanno i seguenti: Cassuta, Cuscuta, Epitimbra, Epitimo, Tarpigna, Tarpino, Traccapello tutti di Crusca. In Toscana, per asserzione dello stesso, è detta volgarmente Fraccapello, Granchierella a Gotta del lino, Grinca, Lino ginestrino, Melata, linajola, Grongo, Grongolo in molti luoghi di Lombardia […] Sventuratamente però i botanici ed agronomi dei rispettivi paesi si curano assai poco di pubblicare a canto alle flore latine i nomi volgari. So che notarli tutti è difficile o forse anche impossibile. Ma perchè ommettere quelli che conosciamo» [LF]
Foto di Franco Giordana in: Forum Acta Plantarum – Indice