Cerca
Close this search box.

BARBA DI BECCO

Barba di Becco

 

 

Denominazione scientifica:
Tragopogon pratensis

Denominazione comune:
Barba di becco comune, Barba di becco dei prati

 

Denominazione in Arşân:
Atasein **, Ciocabèch, S’ciocabèch

 

Note e Crediti
Mentre il nome italiano deriva da quello scientifico (dal greco “trágos” = caprone e “pogón”= barba, con riferimento alle setole del pappo, che fanno pensare alla barba di un caprone), il nome dialettale fa riferimento secondo alcuni al rumore (ciôch -> schiocco, rumore secco e sonoro) che fanno i becchi degli uccelli quando sbattono tra di loro per la mancanza di cibo. I getti più teneri della pianta erano una piccola risorsa contro la fame. Per una diversa e più approfondita analisi dell’etimologia del termine ciocabèch vedi alla sezione Etimologia-C.
Per il termine atasèin sono state proposte tre origini. 1) dal latino e dal greco  athanasia, immortalità, per le proprietà depurative della pianta. 2) dal latino lactaria herba , da cui il parmigiano lattusen e forse atasèin, per il lattice bianco, simile al latte. 3) rimanenza di una antica voce indo-europea, per indicare giovani germogli delle piante di cui resta traccia nel letto-lituano ataudzēt, che indica pollone tenero.[RB-GB].

Foto di Marinella Zepigi in: Forum Acta Plantarum – Indice

 


 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultimi articoli pubblicati

NERUDA, SZYMBORSKA E LA CIPOLLA

L’umile “cipolla” nei versi di Pablo Neruda e Wisława Szymborska, messi a confronto qui nelle traduzioni in dialetto reggiano dal nostro Denis Ferretti.

PABLO NERUDA: Geografia infruttuosa

Da una conferenza di Maria Rosaria Alfani, traduttrice italiana di Geografia infruttuosa, alla traduzione dell’ultima Poesia della raccolta in dialetto reggiano: cronaca di un percorso difficile, dal risultato incerto, ma importante per conoscere gli ultimi momenti della vita di Neruda

RAFAEL ALBERTI – Galope

Un canto di guerra della Guerra di Spagna è questa famosa poesia del poeta Rafael Alberti, qui ricordato anche per i suoi forti legami con la città di Reggio.

FOSCO MARAINI: Il Lonfo

Si può tradurre in dialetto una poesia scritta in nessuna lingua nota? Denis Ferretti lo ha fatto partendo dalla più famosa poesia di Fosco Maraini: il Lonfo!