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GINO BONDAVALLI

Gino Bondavalli

 

L’uomo che danzava sul ring e scriveva sui muri
Gino Bondavalli – 1911 – 1987
Campione Europeo Pesi Piuma 1941

L’ ÓMM CH’AL BALÊVA SÒVRA AL RING E AL SCRIVÎVA ATÂCH AI MÛR

Incô i ciamen “graffiti” mó 50 ân fa j’ ēren sòl dal “scrèti atâch ai mûr”.
Cme incô, j’ ēren ‘na manéra per dîr di lavòur precîš, mia sèimper pulî, mó sèinsa bàli.
A chi vîn mia in mèint cal scrèti cun al gèss bianc atâch al colòni ed Piâsa Céca “Bondavalli vende a meno” ? Cal scrèti lé, j’ ēren precîši al personag che a j avîva scrèti: Gino Bondavalli, propria ló!

Gino l’ ēra stē campiòun Italian e dl’ Europa ed pûgilē in dal quarantùn, pròpria insêma al Ring mûntē in Piâsa Céca per l’incûnter.
Alòra al ciamêven “Girandola” perché in séma al ring al picêva e al balèva cm’un fulèt.
Le stē dôp, in di ân ssanta e stànta cl’îva avêrt un negosi cun i frigo e al televisioun in Piâsa Céca.
A pinsergh a mot, ghe’l ches che la só testa l’andés fort come al só man, l’ēra ste furob a mätr al scréti la só in elta, acsé nisun priva riveregh a scanşleri sèinsa na schéla. Lò cl’ ēra sèimper stē cichin, l’îva imparē che per vinser al duviva picer in élta, in séma al ring come ind’ la véta.
A m’ arcôrd cl’ ēra bèle ansian, cui cavî réss e dû ucìn spiritē, al nés schisé e ‘na bòca granda cla ridiva sèimper, anca un pó per tōr pr’al cûl tótt quant.
L’ ēra sèimpr adré a cunvinsèr quelchid’un cl’ ēra vèira col ch’l’ îva scrétt “Qui si vende a meno”.
Al pariva dabòun ‘na “girandola” ad ciàcri e al balêva damand un cavrèt, che ‘t fêva girer la tèsta, insoma per fêrvla curta, a vènder l’ ēra un gran sugaman.
Però l’ ēra un personag; ló al stêva in Piâsa Céca come s’al fósa insêma al Ring, e al vrîva sèimper vinsèr, come alòra, cal vintsètt ed setember dal quarantun.

Merlino

 

Traduzione in italiano
L’UOMO CHE DANZAVA SUL RING E SCRIVEVA SUI MURI

Oggi si chiamano più nobilmente graffiti, ma 50 anni fa erano semplicemente ‘scritte sui muri’.
Erano l’espressione di un bisogno di comunicare immediato e forse irrazionale, ma estremamente efficace. Nel ricordo di molti reggiani, sono ancora presenti le frasi scritte col gesso bianco su alcune colonne di Piasa Cecà o S.Prospero o dei Leoni, toponimi diversi ad indicare il medesimo luogo.
Quelle scritte, esprimevano più o meno volontariamente la personalità del suo noto autore: Gino Bondavalli.

Pluricampione Italiano ed europeo di pugilato negli anni ’40 soprannominato “girandola” per la mobilità sul ring e in seguito, negli anni ‘60/’70, commerciante di elettrodomestici nella Piazza suddetta. Forse la rapidità delle sue mani nel combattimento erano lo specchio della essenzialità del suo pensare, espresso in quelle frasi secche, concise e chiare “Bondavalli vende a meno”.
Era stata sua la scaltra attenzione di porle là, nell’alto della colonna, dove solo il tempo e le intemperie le avrebbero minacciate. Lui, che della piccola statura aveva sempre dovuto tener conto, anche in questa occasione sapeva che per la vittoria si doveva attaccare l’altezza, sul ring come nella vita.
Io lo ricordo in età avanzata, capelli ricciuti e piccoli occhi mobili e acuti, il naso forzatamente schiacciato a sovrastare una larga bocca sorridente, quasi uno sberleffo al mondo. L’incedere rapido del suo breve passo, col corto busto a inseguir le braccia mobili e nervose che serbavano ancora memoria di lontane vittorie e incombenti minacce.
Lo ricordo davanti al negozio a convincere qualcuno del suo motto “qui si vende a meno” con una girandola di parole e una frenesia nel movimento che ne garantivano spesso il risultato.
Era un personaggio, che viveva quella piazza come il suo palcoscenico con tanto di locandine e spettatori, come lo era stato quel lontano 27 Settembre 1941.

Merlino


 

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