A SCŌLA ’D DIALÈT ARŞÂN

 

 

 

Una insegnante sinceramente interessata a far entrare nella scuola la voce del dialetto  e una nonna-sprint sono stati gli ingredienti indispensabili per realizzare un progetto di insegnamento del dialetto realizzato nell’anno scolastico 2024-2025. L’insegnante è Stefania Iotti; la nonna: Franca Zanchetta; il setting: la Scuola Primaria Statale “Ghiarda”, classe 5^A, senza dimenticare l’appoggio dato al progetto dalla Dirigente Scolastica Paola Campo.
In realtà, all’inizio dell’esperienza, il “progetto” esisteva solo in embrione: far conoscere ai bambini la lingua madre dei nonni, attraverso la loro presenza, del tutto occasionale, in classe. Franca racconta:

 

L’incontro tra me e Franca è stato del tutto occasionale, in via Crispi davanti alla Libreria del Teatro in una fredda mattina pre-natalizia, con l’invito ad affiancarla nelle “lezioni di dialetto”. Abbiamo così unito le mostre idee e conoscenze per strutturare le rimanenti lezioni, giunte sino alla fine dell’anno scolastico.
Si riporta  una scaletta degli argomenti toccati, come esempio di quanto realizzato:
  • L’origine del dialetto
  • Basi grammaticali:
    • i verbi essere e avere
    • il femminile e il plurale
    • le forme negativa e interrogativa
    • l’importanza degli accenti
    • Gettivi e pronomi possessivi
  • Fonetica e grafia
  • Espressioni temporali (i giorni, i mesi, le stagioni, le parti della giornata, le parentele)
  • I numeri. Tombola in dialetto.
  • Vocabolario (animali, piante, fiori, frutti e verdure)
  • Piccoli esercizi di scrittura libera in dialetto
  • Indovinelli, scioglilingua, modi di dire, proverbi, fôli.
  • Esercizi di lettura, utilizzando prevalentemente materiali del sito  (es. Ōv frét e persót, Agli aventûri ‘d Paganèl, Al râni mai cuntèinti, Còl ch al salutêva tót)
  • Tradizioni (Natale, Epifania, Pasqua,  il Carnevale)
  • Lavori e attività di un tempo (La scuola dei nonni, La “bughêda”, Dalla terra al pane ,  Antichi mestieri, I giochi di una volta).
Una parte importante del progetto, curata dall’insegnante Stefania Iotti e da Franca Zanchetta, ha riguardato la conoscenza della città di Reggio, dei suoi monumenti e luoghi storici, con visite  in esterno. Hanno così imparato dov’è Piâsa Céca e toccato con mano al brâs e la pêrdga ‘d Sân Švân.

 

Nessuno è stato escluso!: nella classe c’erano bambini provenienti (o con genitori provenienti) dalla Sicilia, Campania, Veneto e Lombardia e un bambino con mamma vietnamita. A tutti è stata data la possibilità di esprimere i loro pensieri, proverbi e modi di dire nella loro lingua madre.
Dall’esperienza realizzata  è nato il libro, qui utilizzato per la documentazione, e, soprattutto,  l’estensione del progetto ad una 3^ classe della stessa Scuola per l’anno scolastico 2025-2026.
Gian Franco Nasi 

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