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LÉNGUA MÊDRA

Rèș e la nôstra léngua arsâna

Vocabolario dialettale della Valle del Tassobio

T

Tabacâr V. intr. 1. Assumere tabacco da naso, fiutare il tabacco. 2. Fuggire, darsela a gambe. Tabàca! =  fila via!

Tabàch  Sm. Tabacco, sigaro, sigaretta. Dall’haitiano tobaco, arrivato a noi attraverso lo spagnolo. Dâr al tabàch dal mòro = picchiare, dare una lezione. Tabàch da nâš = tabacco da fiuto.

Tabachêr Agg. Fîgh tabachêr = fico dalla polpa nera.

Tabachêra Sf. 1. Tabacchiera, scatola per tabacco. 2. Tipo antiquato di valvola elettrica.

Tabacherìa Sf. Luogo di rivendita o di produzione del tabacco.

Tabachîn Sm. Chi vende tabacco.

Tabacûn Sm. 1. Chi usa spesso tabacco da naso. 2. Persona sporca, unta.

Tabàr, Sm. Tabarro, mantello. Vè-c cmé ’l tabàr dal cúch = vecchissimo, per la leggendaria longevità del volatile. Se al mûnt al mèt al capèl – tîn al tabàr e vènd l’agnèl. – Se al mûnt al mèt la brâga – vènd al tabàr e tîn la câvra [Pini] = se il monte (Cimone) mette il cappello tieni il mantello e vendi l’agnello; se il monte mette la braga (nebbia), vendi il mantello e tieni la capra. Il monte può essere il Cimone, il Cusna o il Ventasso, o anche il Monviso.

Tabarîn Sm. 1. Piccolo mantello, prevalentemente di uso militare. Fâr al tabarîn = gonfiare le penne per freddo o malattia (detto dei volatili). Tremare forte dal freddo (detto di persone).

Tabarîna Sf. Mantelletta.

Tabèla Sf. 1. Tabella. 2. Specchietto. 3. Orario. 4. Elenco. Dal latino tabella, diminutivo di tabula.

Tabelîni  Sf. pl. Tabelline o tavola pitagorica.

Tabernàcle Sm. 1. Ciborio, luogo ve si conserva l’Eucarestia. 2. Cosa instabile, rimediata. Dal latino tabernaculum = tenda.

Tàca   Sf. 1. Tacca, incisione. 2. Segno. 3. Graduazione (sull’asta della bilancia). 4. Unità di conteggio. Dal gotico taikn, incisione. Le tacche incise su un bastone venivano usate per tenere il conto dei “minoni” di grano riempiti durante la trebbiatura. Il conteggio serviva sia per dare la parte al padrone, che per pagare il proprietario della treb­biatrice. Vînt chìlo e dû tàchi = venti chili e due etti. Âlsa ’na tàca = aumenta un poco il volume. Mèša tàca =  tipo mediocre. 

Tacâ Agg. e Pp. 1. Attaccato, incollato, aggiunto, unito. 2. Appeso. 3. Affezionato. 4. Vicino, aderente, contiguo.

Tacâda 1 Sf. 1. Insieme dei cavalli da tiro; paia di bovini per il tiro di carri o aratri. 2. Litigio. 3. Abito elegante. 4. Combriccola, ghenga di amici. 5. Morsicatura. Tacâda da arâr = tiro per l’aratura. Mètse in tacâda = vestirsi con gli abiti dalla festa.

Tacâda  Agg. e Pp. Attaccata, assalita.

Tacadís     Agg. Attaccaticcio.

Tacafîl Sm. Attaccafili, addetto alla sostituzione delle spole nelle industrie tessili.

Tacafögh Sm. 1. Incendiario, piromane. 2. Provocatore, attaccabrighe.

Tacàgn  Agg. Taccagno, avaro, possessivo. Dallo spagnolo tacaño.

Tacagnâr V. intr. Litigare, altercare.

Tacagnûn Sm. Litigioso, attaccabrighe.

Tacalîta Sm. Attaccabrighe, litigioso, focoso.

Tacamès-ci   Sm. Mobiletto per appendere i mestoli.

Tacapàn Sm. 1. Attaccapanni, gruccia. 2. Individuo privo di personalità. Sinonimi: Umèt, Crûš.

Tacapnàt (Ramiseto) Sm. Gancio che si applicava alla cinghia, e a cui s’appendeva il pennato.

Tacaquêr-c Sm. Mobiletto per appendere i coperchi delle pentole.

Tacâr V. tr. 1. Cominciare, iniziare. 2. Attaccare, incollare. 3. Trasmettere una malattia, infettare. 4. Imparare un mestiere; iniziare un’attività. 5. Aggiogare. 6. Appendere. 7. Attaccare, assalire. 8. Attecchiere, germogliare. Cùsta la n’ tàca mìa = questa non attacca, non è credibile. Tacâr lîta = litigare, azzuffarsi. Tacâr sú = aggiogare buoi o mucche per i lavori. Qualche studioso ricorre al gotico taikka, o al longobardo thìkkian, ma con poca convinzione. Infatti quel verbo potrebbe andare bene solo col significato di germogliare, attecchire.

Tachèt Sm. Piccolo tacco applicato alle scarpe del gioco del pallone.

Tàch Sm. Tacco delle scarpe. Alvâr i tàch = andarsene. Bàtr’ i tàch  = battere i tacchi, salutare militarmente. Tina, a-t t’è túta tìnta un tàch! = Tina, ti sei tutta tinta un tacco! (scioglilingua) [Bellei]. Pêrdr’ un tàc = essere sedotta e poi abbandonata. 

Tachèta   Sf. 1. Tacca, incisione. 2. Indice su aste graduate. 3. Incisione su una superficie per avere un punto di appoggio, per fare presa.

Tachîn Sm. Attacchino. Tacchino si dice Pît.

Taclênt  Agg. Appiccicoso, colloso, attaccaticcio.

Taclûn Sm. 1. Grumo appiccicoso, sporcizia stagionata. 2. Persona sporca.

Tacûn Sm. 1. Grumo appiccicoso, sporcizia stagionata e spessa. 2. Taccone, rammendo mal riuscito. 3. Strato di neve calpestata. 4. Strato di vari stracci cuciti assieme alla meglio e destinato a fare da assorbente nelle culle dei piccoli. Avêr al tacûn ìnt la lìngua = avere la lingua impastata. L’è pèš al tacûn che ’l bûš = è peggiore la pezza dello strappo.

Tacûna Sf. Carta da gioco che può essere aggiunta a una scala o a una serie di altre carte.

Tacunâ Agg. e Pp. Rammendato male, rappezzato.

Tacunâr V. tr. Rabberciare, rammendare grossolanamente.

Tafanàri Sm. Sedere, parte posteriore del corpo degli animali. Da “tafano”, perché è la zona più molestata da tali insetti.

Taftà Sf. Taffettà, tipo di stoffa.

Tài   Sm. 1. Taglio, ferita. 2. Incisione. 3. Lacerazione, sfregio. 4. Tosatura. 5. Filo della lama. 6. Profilo. 7. Falciatura di fieno o erba. 8. Taglio di stoffa per un abito. 9. Scanalatura. 10. Scanalatura della macina. 11. Eliminazione del superfluo. 12. Soppressione di parti scritte. 13. Parto cesareo. Dàgh un tài! = smèttila!  Secùnd tàj = seconda falciatura del fieno. Un tàj ed panèsa = la stoffa per un abito di lana.  Scöla ’d tàj = scuola di taglio e cucito. Dâr al tàj = affilare.

Tàia, (pl. Tàji) Sf. 1. Taglia; misura, foggia; corporatura. 2. Premio per rintracciare un ricercato; cifra per un riscatto. 3. Tagliole, trappole per animali selvatici

Taiâ Agg. e Pp. 1. Tagliato, reciso, ferito. 2. Idoneo, adatto.

Tajacârta Sm. Tagliacarte.

Taiâda 1. Sf. Taglio, falciatura. 2. Effetto del taglio; ferita. 3. Tosatura. 4. Pp. Tagliata, recisa.

Tajadèl, Taiadèli   Sf. pl. 1. Tagliatelle, tagliolini. 2. Ritagli di stoffa inutilizzabili. sa cûrta e taiadèli lùnghi = messa corta e tagliatelle lunghe.

Taiadûr 1. Sm. Tagliatore, addetto al taglio delle stoffe nelle confezioni. 2. Intagliatore. 3. Agg. Esperto nel taglio. Tajadûr da pàgn = uno che sparla.

Tajafên Sm. Tranciafieno.

Tajafèr   Sm. Tranciatrice per il ferro.

Taialègna Sm. Boscaiolo, taglialegna.

Taiamès-cia  Sm. Attrezzo per sminuzzare la mès-cia, cioè il foraggio composto di fieno e paglia, per renderlo più facile da ruminare.

Tajaprêda   Sm. Tagliapietre, scalpellino.

Tajâr V. tr. 1) Taglio, ferita, incisione, lacerazione, sfregio. 2) Tosatura, tosa delle pecore: Al tàj d’ la lâna. 3) Filo della lama. Tgnîr al curtèl da la pârta dal tàj = essere svantaggiato.  4) Profilo di una persona. 5) Falciatura di fieno e paglia: Al secùnd tàj = Seconda falciatura. 6) Preparazione della stoffa per fare un vestito: Un tàj d’ panèsa = stoffa di lana per un vestito. Scöla d’ tàj = scuola di taglio, preparazione a fare il sarto. E c’è pure la battuta spiritosa: Tàja, tàja, ma l’è sêmper cûrt! 7) Increspatura, scanalatura della mola da mulino. 8) Eliminazione del superfluo. 9) Conclusione di un discorso superato e inutile: Dâgh un tàj. Tajâr cûrt. Tajâr la tèsta al tòr. 10) Soppressione di parti di uno scritto. 11) Taglio cesareo. 12) Misura corrispondente alla corporatura di una persona, taglia. 13) Diffamare, calunniare: Tajâr i pàgn adòs = dire male di qualcuno. 14) Escludere, mettere in difficoltà: Tajâr föra. All’origine pare ci sia il termine talèa = ramoscello tagliato per fare gli innesti. Nel latino tardo e popolare arriva il verbo taliare col significato che ha in italiano. Bolelli precisa meglio: Porre a dimora una parte della pianta (quindi trapiantare o innestare) dopo averla tagliata.

Taiarîn Sm. Piccolo tagliere, battilardo su cui si tagliano verdure, carne, erbe aromatiche.

Taiarîna Sf. Taglierina, lama per tagliare la carta o altro.

Tajaröl   Sm. Caposquadra dei falciatori.

Taiâs  V. rifl. Tagliarsi, mozzarsi, ferirsi. Tajâs i cavî  = tosarsi a zero.

Taiasàs Sm. Spaccapietre, scalpellino, picchiatore di pietre.

Taiaúngi Sm. 1. Tronchesina per tagliare le unghie. 2. Persona esperta a tagliare le unghie agli animali. 

Taiavêder  Sm. 1. Tagliavetri. 2. Diamante da vetrai.

Tajênt  Agg. Affilato, tagliente.

Tajöl Sm. Racemo, pollone, ramo incolto. Dal latino talea = getto.

Tajöla (pl. Tajöli) Sf. 1. Cuneo, bietta. Si tratterebbe della forma che viene data alla talea per conficcarla nella pianta su cui si intende innestarla, nel latino volgare taljola = che ha la forma a cuneo. s da tajöli = mazza (di legno)  pianta cunei. Catâs tra ’l màs e la taiöla = trovarsi tra l’incudine e il martello. 2. Trappola per catturare animali selvatici. Pianigiani, più di un secolo fa, la definisce: “Ordigno di ferro, con due morse a scatto, che si tende per pigliar lupi, volpi, lepri e simili animali”. Ci si riferisce al termine latino tàllus = tallone del piede, la parte esposta alla trappola. 

Tajör Sm. Abito da donna. Dal francese tailleur = taglio d’abito.

Taitîn Sm. 1. Taglietto, graffio. 2. Piccola incisione.

Taiulîn Sm. pl. (raro) Tagliatelle fini (minestra).

Taiulîna   Sf. 1. Piccolo cuneo, piccola bietta. 2. Erba coltella o tagliolina.

Tâl  Pron. Tale, taluno; qualcuno imprecisato. Dal latino talis.

Talèa Sf. Talea, germoglio, rametto per innesti. Dal latino talea = getto, punta.

Taliân Agg. e Sm. Italiano.

Tâlpa Sf. 1. Talpa. 2. Spia, infiltrato. Dal latino talpa. Da noi si chiamava Topasêga (talpa cieca).

Talpûn   Sm. 1. Grossa talpa. 2. Persona ottusa.

Tamaràs Sm. Materasso; giaciglio. Dall’arabo al-matràh. Vedi  Materàs.

Tamarìndo Sm. 1. Es­senza di tamarindo per bibite. 2. Persona un poco stramba. Dall’arabo tamàr hindi, = dattero dell’India.

Tamberlân, Tamburlân Sm. 1. Tamburlano, asciugatoio per biancheria (per la forma a tamburo). 2. Persona grezza, sgraziata. 3. Sorta di alambicco.

Tambúr Sm. 1. Tamburo, strumento bandistico. 2. Sottomaterasso a molle. 3. Pancia grossa. 4. Caricatore del revolver. 5. Freno delle auto. Dall’arabo tàmbur = strumento musicale. L’é ’na péla da tambúr = è uno senza scrupoli.

TambuSm. 1. Tombolo, tamburo per ricamo. 2. Tamburello; strumento musicale. 3. Strumento per un tipo di gioco con palla. 4. Il gioco del tamburello.

Tamburîn Sm. 1. Piccolo tamburo. 2. Mascotte. 3. Ragazzo addetto a suonare il tamburo nelle marce militari.

Tamburûn   Sm. Obeso, grassone.

Tampêrla (arcaico) Sm. 1. Strumento di legno con applicazioni per fare rumore durante il triduo della settimana santa al posto delle campane “legate”. 2. Persona chiacchierona.

Tampûn Sm. 1. Tampone medicamentoso. 2. Cuscinetto per timbri. 3. Cuscino per attutire rumori o eliminare spifferi d’aria fredda. 4. Rimedio precario.

Tâna Sf. 1. Tana, ricettacolo, nascondiglio. 2. Gioco del nascondino. Andâr a fnîr int la tâna dal lúv = finire nella tana del lupo, andare in bocca al nemico.

Tanabûš   Sm. Bugigattolo, ripostiglio, sgabuzzino.

Tânf Sm. Tanfo, cattivo odore. Dal longobardo thampf =  vapore.

Tangensiâla Sf. Strada esterna a una città. Dal latino tàngere = toccare, sfiorare.

Tangênte (neol.) Sf. Pizzo, bustarella, soldi dati in cambio di favori. 

Tàngher  Sm. Tanghero, villano, grossolano.

Tànica Sf. Tanica, contenitore per liquidi. Come l’inglese tank.

Tanšâr  V. intr. Avere il fiatone, ansimare.

Tânt (pl. Tân-c) 1. Agg. Tanto (tanti). 2. Avv. (di quantità) Tanto, assai, troppo. Viene sostituito con dimùndi = molto. 3. Avv. (di tempo) Da tânt = da molto tempo.

Tantîn  Sm. Un po’, un pochettino.

Tantinèl Sm. Un pochettino. 

Tantinîn Sm. Vezzeggiativo di tanto.

Tàp  Sm. 1. Tappo, sughero. 2. Tampone, otturatore. 3. Rimedio. 4. Persona bassa di statura. Dal gotico tappa.

Tàpa Sf. Tappa, traguardo intermedio; sosta. Erano dei punti di rifornimento dislocati ad una certa distanza tra di loro. Il processo è: stapel, che in latino diventa stàpula, poi in francese éstape,  poi étape, in italiano tappa.

Tapâ  Agg. e Pp. 1. Otturato, tappato; chiuso (in casa). 2. Tirato, elegante, vestito di tutto punto, equipaggiato.

Tapabûš  Sm. 1. Tappabuchi. 2. Sostituto precario.

Tapâda 1. Sf. Chiusura; tappatura. 2. Agg. e Pp. Chiusa, otturata. 3. “Tirata”, vestita elegantemente.

Tapadûr Sm. Chi tappa, chi ottura.

Tapadûra Sf. Macchina per tappare.

Tapadûra Sf. L’azione di tappare, di chiudere.  Tapadûra dal butìgli = mettere i tappi alle bottiglie.

Tapài   Sm. Venditore di turaccioli.

Tapâr 1 V. tr. 1. Tappare, otturare. 2. Turare le bottiglie. 3. Chiudere una perdita.

Tapâr  2  Sm. Fabbricante e commerciante di turaccioli.

Tapâs V. rifl. 1. Chiudersi (in casa), proteggersi. 2. L’ostruirsi (di una conduttura).

Tapesâ  Agg. e Pp. Tappezzato, ricoperto.

Tapesâr V. tr. Tappezzare. Ricoprire con tappezzeria, carta, manifesti. Dal latino volgare tapitiare = ricoprire con tappezzeria.

Tapesêr Sm. Tappezziere.

Tapeserìa   Sf. 1. Tappezzeria. 2. Stoffa o carta da parati. 3. Arazzi. 4. Negozio di articoli per tappezziere.

Tapèt Sm. 1. Piccolo tappo; coperchio. 2. Persona bassotta.

Tapêt Sm. Tappeto; scendiletto Dal greco tàpes, in latino tapète.

Tapetîn Sm. Piccolo tappeto, scendiletto.

Tapîn Sm. Piccolo tappo.

Tapinâr V. intr. (raro) 1. Scarpinare. 2. Camminare con fatica, trascinando i piedi.

Tapóla, Tapúla  Sf. 1. Zeppa, pezzetto di legno. 2. Scheggia, frammento.

Tàra, Târa Sf. 1. Tara, peso lordo, peso inutile e dannoso. Dall’arabo tarah. 2. Tara, difetto, male ereditario. Dal francese tare = difetto. 

Tarâ Agg. e Pp. 1. Tarato. 2. Viziato. 3. Ammalato. 4. Irrecuperabile. 5. Difettoso.

Tarabàcle Sm. 1. Cosa da poco, scadente. 2. Persona balorda. 3. Chi chiacchiera molto, ma a vanvera.

Tarabàcla Sf. 1. Cosa di poco valore. 2. Baracca.

Tarabaclân Sm. Balordo, che parla a vanvera, fanfarone.

Tarabaclâr V. intr. Parlare male. Parlare a vanvera.

Tarabaclîn   Sm. 1. Chiacchierino. 2. Persona inaffidabile.

Tarabaclûn Sm. 1. Inconcludente. 2. Persona balorda. Chiacchierone.

Tarabescûn Sm. Confusionario, trasandato, disordinato.

Taramblân   Sm. 1. Ritardato mentale. 2. Che parla a vanvera.

Tarântla, Tarântula Sf. Tarantola, ragno velenoso. Da Taranto, città da cui l’insetto ha preso il nome.

Tarâr V. tr. 1. Fare, stabilire la tara. 2. Valutare. 2. Regolare uno strumento

Tarascûn Sm. Traffichino, mestatore.

Tardatàri Agg. Ritardatario abituale.  

Târdi Avv. Tardi, fuori tempo. Dal latino tarde, = lentamente.

Tardîv Agg. 1. Tardivo, ritardato. 2. Pianta che produce il frutto in tarda stagione. Primavèra tardîva, mai la ’n tradîva = primavera in ritardo mai ha tradito.

Târle Sm. 1. Tarlo, tarma. 2. Sospetto, gelosia. Dal latino volgare tarmulus, latino classico tarmes = tarlo.

Tàrga Sf. 1. Targa, lamina con incisioni. 2. Documento per riconoscere le auto. 3. Lastra che porta un nome. 4. Attestato, riconoscimento. Dal provenzale antico targa.

Targâr V. tr. 1. Applicare le targhe. 2. Registrare.

Targhèta   Sf. Targhetta.

Tarìfa Sf. Tariffa, costo di un servizio. Dall’arabo ta’rifa.

Tarifàri  Sm. Tariffario.

Tarlé, Terlì,   Avv. Da quella parte, giù di lì.

Tarlênca, Terlênca    Avv. Pressappoco là, da qualche parte.

Tarlòch   Sm. Persona poco in salute, malandata.

Târma (pl. Târmi) Sf. Tarlo, tarma. Dal latino volgare tàrmulus, latino classico tarmes = tarlo. Se t’ vö che ai tö pàn – al târmi a ’n fàghi dàn – fàgh ciapâr la šguàsra ’d Sân Švàn = se vuoi che ai tuoi abiti le tarme non diano danno, esponili alla guazza di san Giovanni (24 giugno).

Taròch   Sm. Gioco dei tarocchi.

Tarȫl, Tarúl  Sm. 1. Tarlo. 2. Rimorso.

Târs Sm. 1. Tartaro. 2. Deposito, grumo, residuo delle bottiglie, Dal latino medievale tàrtarum, influenzato dall’arabo Daràd (carie dentale). Fâr al târs = incrostarsi di tartaro. Ras-ciâr al târs = disincrostare dal tartaro.

Tartajamênt  Sm. Balbettio, balbuzie.

Tartajâr V. intr. Tartagliare, balbettare, incepparsi.

Tartajûn Sm. Balbuziente, tartaglione.

Tartasâda 1. Sf. Batosta, maltrattamento. 2. Tassa esosa. 3. Agg. e Pp. Tartassata, maltrattata.

Tartasâr V. tr. 1. Tartassare, esigere troppo. 2. Malmenare. Dal latino taxare (frequentativo di tangere).

Târter, Târtre Sm. 1. Deposito, grumo. 2. Il popolo tartaro. 2. Bisogna risalire al greco tartarizō = tremo per freddo o per paura. C’è anche chi si limita alla parola russa tatary, che indica la paura che tale popolo incuteva. Dalla stessa radice greca deriva anche Tartaro inteso come inferno, luogo di pena.

Tartúfla,Sf. Tartufo, trifola. Dal latino volgare territufer (terrea tuber, tubero di terra).

Tartuflài 1. Sm. Tartufaio, cercatore di tartufo. 2. Agg. (Cane) da tartufo.

Tartuflâr   Sm. Vedi Tartuflài.

Tarúch Sm. Persona poco perspicace, un po’ tonta.

Tarúl  Sm. 1. Tarlo. 2. Rimorso.

Tarulênt Agg. (Legno) molto tarlato.

Tarulî Agg. e Pp. 1. Tarlato, rovinato, sforacchiato. 2. Tarato. 3. Ammalato. 4. Non genuino.

Tarulîr V. tr. e V. intr. 1. Tarlare. 2. Marcire. 3. Trovarsi in cattiva salute.

s,  1 Sm. Tasso, animale selvatico. Deriva da un termine germanico thahsu (rompere, grufolare), passato in latino con taxo, poi taxus. . Durmîr cmé un tàs = dormire molto e profondamente.

2 Sm. 1. Tasso (conifera). Dal latino tardo taxus, = tasso (albero), che deriverebbe dallo slavo Taksati = fabbricare. 2. Tasso barbasso (erba). Dal latino verbascum.

s   3 Sm. Tasso di interesse, percentuale da pagare per un prestito. Deriva dal francese taux, con riferimento al verbo tassare.

š!, š!   Taci (imperativo di tacere).

sa (pl. si) Sf. 1. Tassa, imposta. 2. Persona noiosa. Dal latino medievale taxa, dal verbo taxare, legato a tàngere = toccare.  In questo caso potremmo interpretare: toccare sul vivo, oppure mettere il dito nella piaga, visto che a pochi piace pagare le tasse. Chî dal tàsi = agenti delle tasse. Lìber da tàsi = esente da imposte.

sa  Sf. Tazza, scodella.

Tasâ  Agg. e Pp. 1. Tassato; controllato. 2. Vessato.

Tasâda 1. Sf. (Lettera) a carico del destinatario. 2. Pp. Controllata, vessata.

Tasadûr Sm. 1. Attrezzo per estrarre le spine dai mobili. 2. Punteruolo.

Tasâr V. tr. 1. Tassare. 2. Ossessionare.

Tascapân Sm. Zainetto, tascapane.

Tasèl   Sm. 1. Soffitta, sottotetto. Ripostiglio per le cose smesse. L’applicazione del termine al soffitto deriva dal fatto che il soffitto di certe stanze veniva lavorato a tassello o a cassettoni. Andâr ìnt’ al tasèl, significava recarsi al di sopra del soffitto lavorato a tassello. 2. Blocchetto di legno o pietra. Pezzetto di legno che veniva murato per ancorarvi interruttori e prese negli impianti esterni, non incassati. 3. Blocchetto di formaggio estratto dalla “forma” nel carotaggio per controllarne la qualità. Dal latino taxillus = piccolo dado. Gesú Crìst e la Madùna i’ j’ hàn tôt per ’na carùgna; – i j’ han mìs pr’al tasèl – cûn cágli êter bagatèl = Cristo e la Madonna li hanno presi per una carogna; li hanno posti su nel solaio assieme alle altre cianfrusaglie [Isaia Zanetti].

Tašêr, Tešêr V. intr. 1. Tacere. 2. Ignorare, astenersi. 3. Nascondere. 4. Non collaborare, mantenere il segreto. Dal latino tacēre = tacere. Mètre a tašêr, = non parlare più di una cosa.

Tasîna Sf. Tazzina da caffè.

Taslîn Sm. Piccola soffitta.

Tàst Sm. 1. Tasto di strumento musicale o di macchina per scrivere. 2. Lato debole (di una questione). 3. Argomento spiacevole. 4. Assaggio di una vivanda. 5. Toccatina, palpeggio. Andâr a tàst = andare a tentativi. Tucâr al tàst = ferire, offendere, evocare cose che fanno male.

Tastâda 1. Sf. Toccatina; palpeggio. 2. Titolo di un giornale. 3. Pp. Assaggiata. Toccata. Palpeggiata.

Tastadûr Sm. 1. Assaggiatore, degustatore. 2. Tastatore, palpeggiatore.

Tastâr V. tr. 1. Tastare, palpare, palpeggiare. 2. Saggiare, sondare. 3. Assaggiare. Dal latino volgare tastare. Tastâr al pûls = sondare il terreno, cercare di capire le intenzioni di qualcuno. Sentire le pulsazioni di una persona. Tastâr la galîna = sentire se la gallina ha l’uovo.

Tastêra, Tastiêra Sf. L’insieme dei tasti (di uno strumento musicale, di una macchina per scrivere o di un computer).

Tastûn (A) Locuz. Tastoni, approssimativamente. Da “tastare”.  Andâr a tastûn = andare alla cieca guidandosi con le mani;  barcollare.

Tasùbi N. p. di torrente.  È il torrente che dà il nome all’omonima vallata. La sorgente è sopra Marola, a 735 m. s. m., nello spartiacque col Tresinaro. Sfocia nell’Enza a Bùvolo, a 258 m. s. m. Il punto più alto del bacino è la Pietra di Bismantova, nel lato che defluisce nel Rio Maillo, a 960 m. s. m. Il bacino copre una superficie di circa 100 km². Il tratto principale è lungo 21,5 km. Ha molti affluenti. I principali sono: Rio di Leguigno; Rio Maillo; Rio Tassaro. Il Tassobio ha la caratteristica di viaggiare “all’incontrario”, cioè da est verso ovest. Personalmente preferisco la versione Tassobio con una sola B perché: in latino è Tasùblum. Più tardi (1700) diventa Tassùblum. In italiano è Tassobio fino ai primi decenni del 1900. In dialetto resta Tasùbi (S forte ma una sola B). Siccome nel dubbio prevale la versione dialettale, preferisco Tassobio. Sull’etimologia del nome non ho trovato riscontri ma mi sono fatto una opinione personale. Dovrebbe trattarsi di un termine preromano, celtico-ligure, visto la frequenza in zona della radice Tass  (Tassobio, Tassaro, Tassinaro, forse anche Tresinaro, tenendo presente la versione dialettale Tassnēra). Potrebbe trattarsi di una divinità preposta ai corsi d’acqua. Da verificare, comunque. Tuttavia c’è anche chi pensa che derivi da Tasso, l’albero sempreverde, che può raggiungere 15/20 metri di altezza, raro ma presente in Val Tassobio.

Tâta Sf. 1. Bambinaia. 2. Zia (nel linguaggio dei bimbi).

Tàtica Sf. 1. Tattica, organizzazione, strategia. 2. Tatto. Dal greco taktikè tèkne = arte di ordinare le truppe. Avêgh ’d la tàtica = usare diplomazia, avere tatto.

Tâto  Sm.  Vale come Tizio, caio ecc… Veh, Tato! = Ehi, tu!

Tavân Sm. 1. Tafano, moscone. 2. Fastidio. Dal latino classico tabanus, volgare tafanus. A l’âlba di tavân = tardi, col sole molto alto.

Tavânar   V. tr. Arrabattarsi, arrangiarsi, trovare iniziative, ma senza essito.

Tâvle   Sm. Tavolo.

Tavèla  Sf. Tavella, embrice, plafone edile. Dal latino tabella = piccola tavola. .

Tâvla Sf., Tâvle (Casteln.) Sm. 1. Tavolo, tavolino. 2. Asse, tavola. 3. Tavolata, tavola imbandita. Da tâvla a n’ se stà sú mai, se la búca la n’ sa ’d furmài = non ci si alza da tavola se la bocca non ha il sapore del formaggio. Tâvla ’d l’altâr = predella dell’altare. Andâr a tâvla parciâda = trovare tutto pronto, andare a tavola quando è già apparecchiata,.

Tavlâda Sf. 1. Tavolata. 2. Persone a tavola; commensali.

TavlàSm. 1. Tavolaccio. 2. Letto di assi.

Tavlêr, Tulêr   Sm. 1. Piano, spianatoia, tavolo mobile.  Era il piano appoggiato sulla madia, utilizzato per impastare piccole quantità di farina (come per la sfoglia) e facilmente asportabile. Su di esso venivano poste le “micche” a lievitare prima della cottura, poi lo si utilizzava per portarle al forno. Intêr cmé un tulêr = impacciato nei movimenti. 2. Schiena larga. 3. Sedere piatto.

Tavlèta   Sf. Assicella, tavoletta, mensola. Alsâr al tavlèti = andarsene alla svelta. Viašâr a tavlèta = guidare a tutto gas (schiacciare a fondo l’acceleratore).

Tavlîn Sm. Tavolino, banchetto. Cûn i pê súta al tavlîn, – cûn dednâns un fiàsch ad vîn; – ch’al sia lambrúsch, ch’al sia tuscân, – bàsta ch’al sia un vîn da cristiân! = coi piedi sotto il tavolino, con davanti un fiasco di vino; che sia lambrusco, che sia toscano, purché sia un vino da cristiano! [Isaia Zanetti]. La satira rappresenta i satirai che si trovavano all’Osteria del Moro a Castelnovo ne’ Monti.

Tavlûn  Sm.  Grossa asse ancora da lavorare.

   Sm. The (bevanda). Dall’inglese thea.

Te  Pron. Tu. Dal latino te, in accusativo. Dâr dal te = avere confidenza.

Teatrânt Sm. 1. Attore di teatro. 2. Esibizionista. 3. Abile nel fare la scena, ipocrita.

Teàtre   Sm. 1. Teatro, come edificio. 2. Spettacolo teatrale. Dal greco thèatron, in latino theatrum.

Teatrîn   Sm. 1. Teatrino. Normalmente indica i teatrini deglio oratori parrocchiali.. 2. Baracca ove si esibiscono i burattini.

Tè-c Sm. 1. Tetto, copertura. 2. Protezione. 3. Famiglia. Dal latino tectum, da tègere = coprire, proteggere.

Tècnica Sf. Tecnica, strategia, abilità. Dal greco tèkne = arte.

Tècnich   Sm. Tecnico, esperto, specialista.

Tedèsch   Agg. e Sm. 1. Tedesco, germanico. 2. Testone, ostinato. 3. Linguaggio ostico. Dal latino medievale theodiscus, germanico thiodisk, che indicava la lingua del popolo in contrapposizione al latino ufficiale.

Tediâr V. tr. Tediare, annoiare; infastidire. Dal latino tædère = provar fastidio.

Tediûš  Agg. Tedioso, noioso.

Tegàm, Tgàm, Dgàm   Sm. Tegame, teglia. Dal greco tèganon = tegame.

Tegàma, Dgàma   Sf. Tegame, teglia.

Têgh  Pron. Teco, assieme. Dal latino tecum = con te.

Tègia   Sf. Teglia, tegame. Dal latino tegula, coperchio, tegola. Le più antiche erano di terracotta. Non è escluso che le tegole, un tempo, fossero usate come piastre per cuocere i cibi.

Tegîn, Tegîna Sm. e Sf. Piccola teglia, tegamino.

Tègula Sf. 1. Tegola, coppo. 2. Imprevisto fastidioso. Dal latino tegula = tegola, dal verbo tègere = proteggere.

Teh! Escl. Tieni, eccoti! Guarda!

Tejêra Sf. 1. Teglia. 2. Teiera. 3. Zuppiera.

Têl Sm. 1. Telo, taglio di tessuto. 2. Grosso asciugamano.

Têla Sf. Tela, stoffa. Dal latino tela = tessuto. Tèla ’d ràgnle = ragnatela. Tèla insirâda = tela incerata. Armàgnr’ in brâghi ad têla = restare sprovvisto di una cosa. Rimanere senza soldi.

Têla!    Locuz. Fila! Vattene!

Telecmànd Sm. (neol.) 1. Telecomando. 2. Apricancello.

Telefèrica Sf. Filovia; teleferica.

Telèfono Sm. Impianto o apparecchio telefonico. Dal greco têle = lontano, e phonè = suono, voce.

Telefunâda Sf. Telefonata, suggerimento.

Telefunâr  V. intr. Telefonare.

Telefunìsta   Sm. 1. Centralinista; portinaio. 2. Addetto alle comunicazioni tra reparti militari e lo Stato maggiore; marconista.

Telegiurnâl Sm. (neol.) Telegiornale.

Telegrafâr V. tr. Telegrafare.

Telegrafìsta   Sm. Telegrafista.

Telègrafo Sm. Telegrafo.

Telegràm  Sm. Telegramma.

Telerìa   Sf. L’insieme delle cose fatte con tela.

Televišiûn Sf. (neol.) Televisione. Dal greco tèle = lontano e visione. sa ’d la televišiûn = canone televisivo.

Televišûr   Sm. (neol.)   Televisore.

Telûn, Tlûn   Sm. Telone.

Têma Sm. Tema, argomento, compito da svolgere. Dal greco thèma, attraverso il latino thema = tema, tesi.

Tèmer, Tèmre V. tr. 1. Temere, aver paura. 2. Rispettare. 3. Sentire (il freddo, l’umidità). Dal latino timère = aver timore.

Têmp Sm. 1. Tempo (come durata). 2. Tempo meteorologico. 3. Opportunità; momento opportuno. Dal latino tempus = tempo. Cûn ’l têmp e cûn la pàja à madus i nèspre = col tempo e con la paglia maturano le nespole. Se ’l gàl al cânta a l’ûra ’d mangiâr – al têmp al völ cambiâr = se il gallo canta all’ora del pasto, il tempo cambierà.  Quànd al têmp al s’jùsta d’ nòt, s’al dûra un dì al dûra tròp = quando il tempo si aggiusta di notte, se dura un giorno dura troppo. A gh’è pu’ têmp che vìta = abbiamo più tempo che vita.

TempàSm. Tempaccio; brutto tempo. Per chî fiacûn ch’a stà in pultrûna – piöva, nèv, tempèsta o trûna, – chì mia andâr sémper pu’ fôrt – per mantgnîr sti becamôrt! = Per quei fiacconi che stanno in poltrona, sia che piova, che nevichi, che grandini o tuoni, bisogna andare sempre più forte per mantenere questi baccamorti! [Isaia Zanetti].

Temperadûra Sf. Temperatura, clima.

Tempèsta Sf. 1. Tempesta, grandine, temporale. 2. Rimprovero energico. 3. Ragazzino molto vivace. Dal latino tempèstas = cattivo tempo, tempesta. D’estate, con l’approssimarsi dei temporali, molti provvedevano a pratiche superstiziose o scaramantiche. Quella più frequente consisteva nel mettere sul davanzale di una finestra la padella usata per mettere le braci nel letto, con dentro braci e foglie di ulivo benedetto. Qualcuno si recava nell’aia e vi disponeva, in forma di croce, le molle e il soffione [Pini]. Un’altra usanza prevedeva il suono di una campana (se nel territorio vi era un oratorio) o di tutte, se si trattava della parrocchiale. In tal caso si suonavano a martello. Qualcuno suonava il corno o la nícia (conchiglia). Le onde sonore prodotte dalle campane alteravano il percorso del temporale e interrompevano la grandine. Côrda ’d tampêsta, = grandinata che colpisce una zona ristretta, normalmente lungo una vallata.

Tempestâda   1. Sf. Grandinata. Fracco di botte. L’à fàt ’na tempestâda – ch’l’à ’rvinâ túta l’anâda = ha grandinato tanto da rovinare tutto il raccolto di un anno. 2. Agg. e Pp. Che ha subìto la grandine (detto di erba, frutta). 3. Picchiata o interrogata a lungo (detto di persona).

Tempestâr V. intr. Grandinare; diluviare di acqua e grandine miste; rovinare il raccolto o i beni.

Têmpia 1 Sf. Listello di legno su cui appoggiare coppi o tegole. Dal latino medievale templum = trave longitudinale di sostegno.

Têmpia 2  Sf. Tempia, parte del capo, ai lati del viso. Dal latino tempora = le tempie. Vengono anche dette Durmidûr.

Tempiâl (raro) Sm. Attrezzo per tendere la tela.

Tempiâr V. tr. Collocare i listelli su cui appoggiare i coppi.

Tempiaröl Sm. Chiodo particolare per fissare i listelli (têmpia) alle travi.

Tempìsta Sm. 1. Tempista. 2. Opportunista; bravo a cogliere l’occasione. 3. Addetto al rilevamento dei tempi di produzione nelle aziende.

Tempiûn Sm. Grosso listello per reggere i coppi.

Têmpra Sf. 1. Tempra, trattamento dei metalli. 2. Carattere forte, deciso. 3. Indole. 4. Impasto di colore per tinteggiare pareti.

Temprâ   Agg. e Pp. 1. Temperato (detto di metallo). 2. Bagnato (detto di terreno). 3. Bastonato, picchiato (detto di persone).

Temprâda 1. Sf. Annaffiamento, inzuppamento. 2. Lezione, fracco di botte; batosta. La tèra l’à ciapâ ’na bùna temprâda = la terra si è imbevuta bene. 3. Pp. Ridotta male. 4. Temprata.

Tempradûra Sf. L’azione di temprare i metalli.

Temprâr V. tr. 1. Temprare i metalli. 2. Irrorare il terreno. 3. Dare botte, picchiare qualcuno. 4. Fare la punta alla matita. 5. Picchiettare la macina del mulino. Dal latino temperàre = mitigare, raffinare. Temprâr al fèr, l’asâr,= scaldare il ferro (l’acciaio) nella fucina fino a renderlo incandescente, poi immergerlo nell’olio freddo per renderlo più resistente.

Temprâs V. rifl. 1. Farsi le ossa, fare esperienza. 2. Adeguarsi. 3. Bagnarsi, inzupparsi.

Tempurâl Sm. 1. Temporale, acquazzone, nubifragio. 2. Rovescio negli affari. 3. Maiale giovane, non più lattonzolo, ma non ancora pronto per l’ingrasso. 

Tempuralàs  Sm. Temporale molto forte. 

Tempuràni  Agg. Provvisorio, instabile.

Tènda   Sf. 1. Tenda; tendina. 2. Tenda per finestre. 3. Tenda come riparo dalle intemperie. Dal latino medievale tenda = telo.

Tènder, Tèndre  V. tr. 1. Tendere. 2. Tirare. 3. Distendere. Tènder la mân = tendere la mano, riappacificarsi.

Tendîna   Sf. Tendina per finestre o credenze.

Tendûn   Sm. Tendone, telo protettivo. Tendone del circo.

Tendûr Sm. 1. Tenditore. 2. Attrezzo per tenere allargata la tela durante la tessitura.

Tenênt Sm. 1. Luogotenente (grado militare). 2. Rappresentante, vicario.

Tenentîn Sm. Giovane tenente.

Tèner, Tènre Agg. 1. Tenero; duttile. 2. Carino, affettuoso. Dal latino tener = molle, delicato.

Tenerèsa  Sf. Tenerezza, amabilità.

Tènnis  Sm. Il gioco del tennis. Dall’inglese tennis.

Tensiûn Sf. 1. L’effetto del tendere. 2. Nervosismo; disappunto. 3. Corrente elettrica.

Tentâr   V. tr. 1. Tentare, provare. Azzardare. Osare. 2. Mettere alla prova. Provocare. 3. Lusingare. Dal latino temptare = tentare, provare.

Tentâs  V. rifl. Avere coraggio, provare, osare. Dal latino temptare. Vedi Atentâs.

Tentasiûn Sf. 1. Provocazione, lusinga. 2. Indecisione, tentennamento.

Tentatîv Sm. Tentativo, prova.

Tentûn (A)  Avv. Tentoni, a casaccio.

Tenûr Sm. 1. Tenore. 2. Modo di vivere, tenore di vita. Dal latino tenor, tenuta, continuità, voce acuta. Vûš da tenûr = voce tenorile.

Tenurîl Agg. 1. Tenorile. 2. Voce maschile acuta.

Tenûta Sf. Podere, possessione. Al gh’à ’na tenûta ch’la fà vöja, ha un podere che fa gola.

Tenûta Sf. Abito da cerimonia, da gala. Êsr’ in grân tenûta = indossare abiti da cerimonia.

Teòlogh Sm. 1. Seminarista all’ultimo corso. 2. Teologo. 3. Titolo di certi Canonici in Curia o in Capitolo. Dal greco theològos = colui che parla di Dio.

Teòrich    Agg. 1. Teorico. 2. Astratto.

Tèpa   Sf. 1. Teppa, lazzarone, canaglia. 2. Gentaglia. 3. Muschio degli alberi e del terreno. Dal termine lombardo tèppa = zolla, muschio, termine assunto da una compagnia di gaudenti detta “Compagnia della Tèppa”. L’é ’na tèpa = è un cattivo soggetto. Ras-ciâr la tèpa, = raschiare il muschio dagli alberi. 

Tèra    Sf. 1. Terra. 2. Campi, poderi. 3. Terriccio. 4. Globo terrestre. 5. Pavimento, piano-base. Dal latino terra. Tèra biânca da šnâr la dà bûn pân; tèra nìgra gnân un grân = campagna innevata a gennaio produce molto grano; terra scura (senza neve) neppure un grano. Andâr a far tèra da vâš = andare a far terra da vasi (concime) = morire. Stâr cun i pê per tèra = stare con i piedi per terra, essere concreti. Gùma a tèra = ruota sgonfia. 

Têra (ê lunga e chiusa) Sf. Pagnotta, pane, micca.

Teracòta   Sf. 1. Terracotta, ceramica. 2. Stoviglia di terracotta.

Teràglia   Sf. Terraglia; stoviglie di terracotta. Dal latino volgare terraculum = fatto con la  terra.

Teràsa   Sf. 1. Terrazza, balcone. 2. Ballatoio. Dal latino volgare terracjum.

Terasîn Sm. Balconcino, terrazzino.

Terbiânch, Trebiân   Sm. Trebbiano, vitigno di uva bianca. Dal latino trebulanus, da trebula = casale.

Teremòt,  Sm. 1. Terremoto, sconquasso, cataclisma. 2. Sconvolgimento (anche economico o politico). 3. Bambino turbolento. Dal latino terrae motus.

Terên, Trên Sm. e Agg. Terreno, campi coltivabili.

Teriànghel, Teriànghle   Sm. 1. Triangolo. 2. Lima da ferro a forma triangolare. Dal latino triangulum, = triangolo.

Teriêr Agg. Terriero, latifondista, possidente. Dal latino medievale terrerius = possidente di terre.

Terîna Sf. Terrina, tegame di terracotta, teglia. Dal francese terrine, terrina (cioè fatta con la terra).

Terlà, Tarlà   Avv. Da quella parte, giù di lì, pressappoco lì. Dal latino ultra e illac, di là, da quel luogo.

Terlênca, Tarlênca   Avv. Pressappoco là, da qualche parte.

Terlì, Tarlé   Avv. Da quella parte, giù di lì.

Termâl Agg. Termale, relativo a sorgenti di acqua calda. Dal greco thermòs = caldo.

Termâr, Trèmre   V. intr. Tremare (per freddo o paura). Dal latino volgare tremare.

Termarèla, Tremarèla Sf. 1. Tremarella, paura, fifa. 2. Tremito, tremore. 3. Morbo di Parkinson. Dal latino tremare.

Têrmne Sm. 1. Termine, limite. 2. Cippo di confine; confine. 3. Scadenza; conclusione. 4. Limite estremo. Dal latino terminus, pietra, posta ai limiti della proprietà. 

Têrmo Sm. Recipiente a chiusura ermetica che conserva a lungo il caldo o il freddo. Dal greco thermòs, attraverso il francese thermos.

Termosifûn Sm. 1. Termosifone; radiatore di calore. 2. Impianto di riscaldamento. Dai termini greci thermòs = caldo, e siphos = conduttura.

Termulî  Agg. e Pp. Tarlato, roso dalle tarme.

Têrna Sf. 1. Terno al gioco del lotto o della tombola. 2. Gruppo di tre cose o persone. Dal latino terni = a tre a tre.

Ternitâ 1, Trinitâ Sf. Trinità, le tre persone del Credo cattolico: Padre, Figlio e Spirito Santo. Dal latino ecclesiastico Trìnitas.

Ternitâ 2  N. pr. Trinità, frazione di Canossa.

Têrs   Agg. num. Terzo. Dal latino tertius = terzo.

Têrsa 1. Agg. num. Terza (volta). 2. Sf. Terza (classe). Dal latino tertius. La prìma la s’ perdûna, la secùnda la s’ cundûna, la têrsa la s’ bastûna = il primo sbaglio si perdona, il secondo si condona, il terzo si bastona.

Tersaröl Agg. e Sm. Fieno di terzo taglio, meno buono e meno abbondante dei precedenti.

Tersèt Sm. 1. Terzetto, complesso (o gruppo) di tre elementi. 2. Terzetto, mattoncino corrispondente a un terzo del mattone standard.

Tersiàri Sm. Persona iscritta al terzo ordine di una regola religiosa. Dal latino medievale tertiarius. La gerarchia era: I° ordine = gli uomini; II° ordine. Le donne (suore o monache di clausura); III° ordine: i secolari che vivevano in famiglia ma seguivano la stessa regola degli altri due ordini.

Tersîn Sm. Terzino, ruolo dei giocatori del calcio. Dal latino tertius.

Tersîna Sf. Strofa di tre versi endecasillabi, con rima alternata.

Terulî Agg. e Pp. 1. Tarlato, rovinato, sforacchiato. 2. Tarato. 3. Ammalato. 4. Non genuino.

Terûn Agg. Terrone, meridionale, nativo del sud dell’Italia. Dalla parola terra (intesa in senso dispregiativo: lavoratore della terra).

Terûr Sm. Terrore, paura, sgomento.

Terurišâr V. tr. Terrorizzare.

Terurîšme Sm. Terrorismo. Dal latino terror = terrore.

Terurìsta   Sm. Chi compie atti terroristici.

ša (Teggia oltre il Secchia) Sf. Fienile, capanna per il foraggio. Dal latino tègula (da tègere) luogo coperto.  Tirâr a mèša tèša = risparmiare il foraggio per arrivare alla primavera con una buona scorta.

Tesdûr Sm. Tessitore, addetto ai telai.

Tesdûra Sf. 1. Tessitura. 2. L’arte o il risultato del tessere.

ser, sre V. tr. Tessere, ordire. Dal latino tèxere, = tessere.

sra Sf. 1. Tessera, distintivo, documento di appartenenza a un partito o a una associazione. 2. Certificazione del diritto ad avere determinate cose, come alimenti in tempo di guerra o carestia. 3. Tassello di pietra per mosaici. Dal greco tèssera, (latino tessera), = tavoletta quadrata. sra d’al pân = tessera annonaria. Dâr la tèsra = tesserare. Tör la tèsra, = tesserarsi, iscriversi.

Tèst Sm. (neol.) 1. Esame; prova attitudinale. 2. Testo, scritto. Contenuto di uno scritto. Dal latino textus, = tessuto, intreccio (anche del discorso).

Tèsta   Sf. 1. Testa, capo. 2. Caporione. 3. Inizio. 4. Capofila. 5. Idea, mentalità. 6. Sasso angolare, mattone posto in verticale rispetto al piano. 7. Testata del motore. Dal latino testa = guscio (di tartaruga), vaso di terracotta, coccio. Sbasâr la tèsta = ammettere d’avere sbagliato. A tèsta bàsa = a capo chino (che può indicare mortificazione, ma anche alacrità, decisione nel lavoro).  Chi fa ’d su’ tèsta al pâga d’ su’ bûrsa = chi fa di testa propria, paga in prima persona. Stâr in tèsta = guidare un gruppo. 

Testâda Sf. 1. Zuccata, capocciata. 2. Titolo di un giornale.

Tèsta e cùa Sm. Testacoda, girotondo, capovolgimento.

Testamênt Sm. Testamento. Dal latino testamentum. Cušîna gràsa, testamênt mâgre = chi sciupa in cibi prelibati, lascia poco come ere­dità.

Testârd Agg. 1. Testardo, cocciuto. 2. Fissato, irremovibile. Dal latino testa = guscio, coccio.

Testardûn   Agg. Zuccone, intrattabile.

Testimùni   Sm. 1. Testimone. 2. Teste, garante. 3. Oggetto da consegnare nelle staffette.  Dal latino testis, = testimone. Avêgh i testimóni = avere i testimoni. Fâr da testimóni = testimoniare. Firmâr da testimóni, = convalidare.

Testimuniânsa Sf. Testimonianza, garanzia.

Testimuniâr V. tr.  Rendere testimonianza, garantire.

Testûn  Agg.  Testone, zuccone.

Tèta Sf. Mammella, seno; allattamento. Dal latino tìtta = capezzolo.

Tetîna, Tetlîna Sf. Piccolo seno.

Tetlûna Sf. Grosso seno. Agg. Donna dal seno abbondante.

Tètne Sm. Tetano, infezione muscolare. Dal greco tètanos, in latino tètanus, = teso, irrigidito.

Tetòja Sf. Tettoia, riparo. Dal latino tectòria, da tectum = coperto.

Teurìa  Sf. Opinione personale; intuizione; ragionamento logico. Dal greco theorìa, in latino theoria = serie di ragionamenti dottrinali per dimostrare la validità del tema proposto.

Tèvde Agg. Tiepido, tepore; non entusiasta. Dal latino tèpidus = che ha tepore.

Tevdûra Sf. Specie di frittata di formaggio e uova.

Tgnîr V. tr. 1. Tenere; avere, possedere. 2. Dover fare; 3. Parteggiare per. 4. Resistere. 5. Contenere; essere stagno. 6. Allevare; mantenere. 7. Braccare. 8. Osservare, controllare. 9. Avere a mano. Dal latino tenère = avere, possedere, disporre.

Tgnîr a mênt V. tr.  Ricordare a memoria.

Tgnîr cú-c  V. intr. Resistere, tener duro, tener botta.

Tgnîs V. intr. Darsi sussiego, darsi delle arie. Tgnîs ad bun = gongolare.

Tgnîs V. intr. Riferito a piante o fiori: Attecchire, mantenersi, germogliare. Riferito ad animali: restare gravida.

Tgnîs a mênt Locuz. Ricordare (anche un’offesa patita).

Tgnûda Agg.: Tenuta, trattenuta, conservata.

Tgnûda Sf. Capienza; resistenza, durata. Tenuta, vasto podere.

Tìa Sf. Filo del formaggio fuso; sfilacciatura di lino o canapa

Tìbia Sf. Osso della gamba. Dal latino tìbia, che ha anche valore di flauto. Nota: in certi luoghi vale come invito ad andarsene; come dire: Alza le gambe!

Tìch Sm. Tic, fissazione, estro.

Tichèta Sf. Cartellino, etichetta, marchio, distintivo. Dall’Olandese stikken = attaccare, attraverso il francese antico estiquèr, poi diventato étiquette = cartellino incollato sul prodotto. All’origine vi sarebbe la radice di distinguere (Devoto, Colonna).

Tichèta Sf. Protocollo, cerimoniale, galateo. Evoluzione della voce precedente, giunta a noi dallo spagnolo etiquèta = distintivo. Pare che agli invitati venisse dato un cartoncino di riconoscimento (etiquèta) come autorizzazione a presenziare all’evento.

Tichetâr V. tr. 1. Attaccare le etichette. 2. Inquadrare una persona.

Tichetadûr Sm Chi applica le etichette.

Tichetadûra Sf.  L’applicazione delle etichette.

Tîfo Sm.  Malattia infettiva, febbre. Dal greco tûphos  = prostrazione, esalazione pestifera.

Tîfo Sm Esaltazione per un campione sportivo o per una squadra. Dal greco tûphos, = prostrazione, esalazione, quindi  inebriatura.

Tifûš Agg. Tifoso, fan.

Tigèla Sf. Tipo di crescentina cotta fra due dischetti di refrattario, che si consuma con battuto di lardo, rosmarino e aglio. In realtà la vera tigella è lo stampo per cuocere tali crescentine, Si tratta di dischetti di terra di castagneto e refrattario triturato, impastati, sagomati in uno stampo, poi fatti cuocere. Una pila di tali dischetti alternati a crescentine si pongono sul fuoco per cuocere le crescentina. Da qualche parte ho letto che il vocabolo va collegato a tegame, anche se la cosa lascia molto perplessi. In tal caso tigella (lo stampo) sarebbe un diminutivo di tegola.

Tìgna Sf. 1. Ripicca,  tigna, dispetto. 2. Astio. 3. Malattia contagiosa. Dal latino tìnea = tarlo.

Tignâda Sf.  Ripicca, dispetto.

Tignöla  Sf. 1. Tarma, tarlo. 2. Malattia delle viti (?). Dal latino tinèola = piccolo tarlo.

Tignûn Vedi Tignûš.

Tignûš  Agg. Dispettoso, ingiurioso. Sin.: Ghignûš.

Tìgra  Tigre, animale feroce. Dal latino tìgris = tigre.

Tigrâ  Agg. Tigrato, con vestito a strisce che imitano la pelle della tigre.

Tìmber, Tìmbre Sm. 1. Timbro, marchio. 2.  Convalida. Dal francese timbre = tamburo, a causa della forma rotonda che richiama il timpano.

Timbradûra Sf.  Marchiatura, convalida; annullamento del bollo. Dal francese timbrer = bollare.

Timbrâr  V. tr.  1. Apporre il timbro, marchiare. 2. Farsi una idea precisa di una persona. 3. Convalidare. Dal francese timbrer = bollare.

Timûr Sm. Timore, paura; rispetto; devozione. Dal latino tìmor = paura, sudditanza. Il termine latino comporta anche un aspetto religioso, un timore riverenziale.

Timurâ  Agg. Timorato, rispettoso; devoto.

Timurûš  Agg. Pavido, timido; rispettoso.

Tìna Sf. Tino, recipiente capiente. Dal latino tìnus variante di tina = bottiglia. Nota: In contrapposizione in piemontese bottiglia si dice búta.

Tinài Sm Costruttori di tini.

Tinàsa Sf. Tino grosso.

Tinèl 1 Sm Piccolo tino. Dal latino tìnus = tino, che però in latino indicava un tipo di bottiglia, un bottiglione. Dentro questo si mostava l’uva migliore per fare il vino buono.

Tinèl 2 Sm 1. Salotto, e anche saletta da pranzo adiacente alla cucina (per chi se lo poteva permettere). 2. Stanzetta ove mangiava la servitù nelle dimore signorili.

Tinšênt Agg. Che tinge, che scolora.

Tìnšre  V. tr. Tingere, colorare; sporcare; verniciare. Dal latino tìngere = immergere in un liquido.

Tînt, Tînta  Agg.  Colorato, tinto, dipinto, verniciato.

Tînta Sf.  1. Colore, vernice. 2. Colorito. 3. Idea politica

Tintûr Sm.  Chi colora le stoffe.  

Tintûra Sf. 1. Colore, tintura. 2. L’atto di tingere. 3.  Tintura di jodio.

Tinturìa Sf. Tintoria, laboratorio ove si colorano le stoffe.

Tîp, Tîpa Sm. e femm. Persona con certe caratteristiche originali. Dal greco týpos, in latino typus = marchio impronta.

Tipèt Sm. Persona difficile di carattere.

Tipîn Sm. Tipo scontroso e suscettibile.

Tîpo    Vedi Tîp.

Tîpo (A) Locuz. La stoffa  A   tipo  era un tessuto molto scadente del tempo dell’autarchia, di natura chimica, non vegetale o animale. Nota: in tempo di guerra, in base a questo concetto, uscì anche una preghiera detta “Ave Maria a tipo” perché non sottoposta all’esame della Chiesa, quindi non di prima qualità, non garantita. Il frammento che sono riuscito a ricostruire suona così : Ave Maria di grazia piena, – fa che non suoni più la sirena; – fa che non passino più aeroplani; – fa che i miei muri rimangano sani…. Ma se una bomba dovesse cascare – facci la grazia di noi tutti salvare. Una versione del componimento, preciso quasi alla lettera, esiste  nella valle del Bidente, in Romagna.

Tír Sm. Grossi mezzi per trasporto merci. Si tratta di una sigla riferita ai trasporti internazionali. Transports Internationaux Routtiers = trasporti internazionali su strada.

Tîr Sm. 1. Tiro, trazione. 2.  Tiraggio. 3. Portata balistica. 4. Sparo; lancio. 5. Gruppo di animali per il tiro di una carrozza o altro. Dal tardo latino tiràre = muovere, spostare.  Tîr a dû, tîr a quàter = accoppiata di due o quattro cavalli per il tiro della carrozza.

Tirâ Agg. 1. Tirato, lanciato. 2. Teso. 3. Agghindato, lezioso. 4. Avaro, tirchio.  

Tirabâš Sm. Tirabaci, ricciolino.

Tirabusûn Sm. Levatappi. Dal francese tirer+buochòn = togliere il tappo.

Tiracadêna Sm Tiracatena, congegno che mantiene in tensione la catena delle bici o di altri meccanismi.

Tirâda  Agg. Tirata, lanciata, tesa; avara.

Tirâda Sf. Gittata. Poppata. Breve fumata.

Tiradûr Sm. 1. Lanciatore. 2. Fuciliere scelto. 3.  Trascinatore. 4. Molla di trazione. %. Rigorista al gioco del calcio. Dal verbo tirare nelle diverse accezioni.

Tiradûra Sf. 1. Molla di richiamo nelle porte. 2. Situazione, stato di chi sta tirando. 3. Gergale: aver voglia di sesso. Êsr’in tiradûra = essere sotto pressione.

Tiradûra Sf. Termine tipografico: numero di copie stampate di un libro o di un giornale. Dal verbo tirare, espressione arcaica, del tempo in cui i fogli venivano (ri)tirati a mano dalla stampatrice e messi ad asciugare.

Tirafîl Sm. Tenditore del filo nelle macchine tessili.

Tirafûrma Sm. Estrattore per togliere le forma dalle scarpe nuove, fatte a mano.

Tirà-g Sm. Funzionamento, tiraggio del camino o della stufa. Dal francese tiràge, derivato da tirèr  = tirare, funzionare.

Tiralìs Sm. Termine tessile: tiralicci, leva (a pedale) per alzare e abbassare i licci e permettere l’intreccio dell’ordito.

Tiramantice, Tiramântse,  Sm. Tiramantice = chi aziona il mantice in officina o nelle chiese con organo manuale.

Tiramòla Sm. 1. Tiramolla, alternanza, incertezza; carattere indeciso. 2. Zucchero filato. 

Tiràn Sm. 1. Tiranno, despota. 2. Ccrudele; inesorabile. 3. Ironicamente: chi tira sul prezzo. Dal greco týrannos, in latino thyrannus. In origine indicava solo il principe, poi il despota.

Tirâncla  Sf. Bretella, supporto.   Da tirare, con un senso di precarietà in quanto dovevano tenere sospesi (tirare su) i pantaloni.

Tiranìa Sf. 1. Il governo del tiranno. 2. Sopruso, angheria.

Tirânt  Sm. Tirante, rinforzo, contrappeso.

Tirapê 1. Agg. Leccapiedi, servile. 2. Sm.: Collaboratore del boia. 3. Cordone che il calzolaio utilizzava per bloccare le scarpe e poterle cucire o levigare..

Tirâr  V. tr. 1. Tirare, trainare. 2. Lanciare. 3. Sparare. 4. Strattonare. 5. Tendere. 6. Aspirare a. 7. Riscuotere, ricevere. Dal tardo latino tirare. Tirâr sú: Allevare, far crescere; tirare su col naso Tirâr inâns = continuare, proseguire, farsi coraggio.   A tirâla tròp – la côrda la se s-ciânca! = se la tiri troppo la corda si spezza.  Quànd l’amûr al gh’è – la gàmba la tîra ‘l pè; – quand l’amûr al mânca – l’è ‘l pè ch’al tîra la gàmba!

Tirâr la búsca Locuz. Tirare la sorte, la busca, sorteggiare. La Busca consisteva in un numero di fuscelli a lunghezza diversa, da estrarre a sorte. Chi beccava il più corto doveva assolvere al compito prefissato.

Tirasàs  Sm. Fionda, sfrombola, lanciasassi.

Tirasìgn  Sm. Tirassegno, palestra, bersaglio.

Tirasöli  Sm. Tirasuole, strumento del calzolaio.

Tirasú  Sm. 1. Gancio che una volta serviva a reggere gli abiti intimi. 2. Paggetto. 3. Chi tira su col naso.

Tirèla 1  Sf. Lo spazio di una vite in un filare,  dal palo di partenza a quello d’arrivo.

Tirèla 2  Sf. Persona che insiste per  tirare sul prezzo.

Tirên  N. propr.  Mar Tirreno. Agg.: chi abita lungo il Tirreno. Dal greco tyrrenhos, nome col quale si indicavano gli etruschi. La leggenda ricorda un re Tirreno, figlio di Ati, re della Lidia, che si sposta e fonda una colonia in Etruria. C’è anche chi identifica il nome con torre,  quindi popolo dalle molte torri.

Tirênt  Agg.  Molto teso, duro; che non cede.

Tirèt Sm. Tiretto, cassetto di comò.

Tirindrê Agg. Restio alle novità; chi ostacola le prese di posizione o le iniziative di progresso.

Tiritêla Sf. Tiritera, lungaggine; predica noiosa.

Tirlindâna, tirlindîna Sf Cantilena per far trotterellare i bimbi sulle ginocchia, accompagnandosi con la voce.

Tiròt Sm. 1. Piccolo strattone. 2. Tirata d’orecchi.

Tirûn Sm. Strattone, tiro violento, a colpi.

šga, Tîšghe  Agg. Ammalato di tisi; bolso.

ši Sf. Tisi, malattia ai polmoni. Dal greco phthìsis, uguale anche in latino =  consunzione, dissolvimento.

šich, šga  Agg. Ammalato di tisi; bolso.

Titâda  Sf. Poppata.

Titadûr  Agg. Bimbo che poppa molto.

Titâr V. tr.  Suggere il latte, succhiare (anche il dito).  

Titaröla Sf. 1. Succhiotto, biberon. 2. Poppatoio per vitelli.

Titîn Sm. poppata (dal seno); seno materno.

Tìto Sm.  1. Poppata, al seno o al biberòn. 2. Succhiotto, biberòn. Eufemistica espressione in luogo di tettata.

Tìtul Sm. 1. Titolo di un libro, di una rivista, ecc… 2. Buoni del tesoro. 3. Meriti personali. 4. Attestato di studio. 5. Investitura ad una carica o ad un beneficio (parroci). Dal latino tìtulus = contenuto, scopo  di un’opera o di un incarico.

Titûn Agg. 1. Bimbo mangione, che poppa molto. 2. Poppatoio. 3. Credulone, in buona fede.

Tlâr Sm. 1. Telaio. 2. Intelaiatura di serramenta; stipite  di porte. 3. Incastellatura; impalcatura. Da telàrium = strumento per fare la tela.

Tlûn Sm. 1. Telone, tendone; copertura precaria. 2. Circo ambulante che si esibisce sotto un tendone.

Tmâra Sf. Tomaia, parte superiore delle scarpe. Dal tardo greco tomàrion = frammento,  ritaglio.

Tmaröl Sm. Pezza sulle scarpe; rabbercio. Vedi Tmâra.  Normalmente si tratta di piccole pezze circolari o ovali applicate alle scarpe rotte.

Tmarulâ  Agg. Pezzato; riparato.  

Tmûda  Agg. Temuta; presagita, prevista.

Tmûn  Sm. Timone, stanga del carro.  Da un arcaico tenskmon, nel latino classico tèmo, poi nel tardo latino tìmo, legato ad una radice ten, da cui anche tèndere, col senso di guidare, tenere sulla strada.

Tmunsèla (raro)  Sf.  Barre per guidare l’aratro.

Tmunsîn  Sm. Piccolo timone, barra.

Tnàj Sf. pl.  1. Tenaglie, pinze. 2. Modo di prendere e trattenere le persone o gli animali. Dal latino tenàcula = strumenti  per tenere.

 Pron. Tuo, cose tue. Dal latino tùus = tuo.

To Escl. Prendi. Dal latino tòlle = prendi, solleva.

Tö   Pron. Tuoi. Dal latino tùi = tuoi.

Tòch, Tòcle  (Casteln.)  Sm. 1. Pezzo, boccone. 2. Appezzamento di terreno, 3. Brano (lettura o musica). 4. Scampolo di stoffa.  Dal latino tòcca = pezza di stoffa.

Töd (dedlì!) Locuz. Togliti (da lì). Dal latino tòlle te = sollevati, alzati, vattene.

Tógo  Agg.  Magnifico, meraviglioso, elegante.

Tòh  Interiezione di sorpresa equivalente  a Guarda chi c’è!

Tòmba Sf. Sepolcro; tomba, fossa. Dal greco tymbos, con allusione al senso di cadere, scivolare, più presente nel  francese tombèr.

Tòmbla (Casteln.) Sf. Tombola (gioco); cuccagna. Vedi Tumbulàre = il rotolare dei dadi.

Tòmble (Casteln.) Sm. Capitombolo, ruzzolone. Da tumbulàre = iterativo di tombare =  cadere, rotolare.

Tòmbola Sf.  Tombola (gioco). Da tumbulàre, pensando al rotolare dei dadi.

Tòmma, Tùmma, Túma Sf. (Casteln.)  È il latte coagulato, spremuto e messo nello stampo perché diventi formaggio. Potrebbe derivare dal piemontese túma = formaggio.

Tôp Sm. Topo, ratto; persona gracile. Dal latino talpus, nella deformazione tàupus = tòpus = topo.

Tôpa Sf. Pantecana, topo femmina. 2. Gergale: vulva.

Topasêga Sf. Talpa. Significa topa cieca.

Tòr  Sm. Toro; persona robusta, forzuta. Dal latino tàurus = toro.  Ciapâr al tòr pr’i côrne =  riuscire a dominare la situazione.

Tör V. tr. 1. Togliere. 2. Prendere. 3. Comperare, 4. Levare. 5. Sottrarre. 6. Assumere (medicina). 7. Sposare.  8. Adottare. 9. Darsi, attribuirsi. 10. Eliminare. Dal latino tòllere = alzare; appropriarsi. A dâr e ‘rtör – a vên la bìsa al cör = quando si fa un regalo poi lo si rivuole / viene la serpe al cuore (si diventa perfidi).

Tòra (Casteln.), Tùra Sf. Torre; campanile; persona molto alta. Dal latino tùrris.

Tör in gîr Loccuz. Canzonare, sbeffeggiare.

Tör marî V. tr. Sposarsi, accasarsi, prendere marito.

Tôr-c Sm. Torchio, pressa; pressione psicologia. Dal latino tòrquere = strizzare, spremere.

Tôrcia Sf. Torcia, fiaccola; lampada tascabile.

Tôrsle Sm. Torsolo, resto, avanzo.  Dal latino tòrsus = troncone.

Tôršre V. tr. Torcere, strizzare, spremere, interrogare. Dal latino tòrquere = torcere, spremere.

Tôrt Sm. Torto, ingiuria, offesa.   

Tôrt, Tôrta  Agg. Storto; contorto, ricurvo; attorcigliato. Dal latino tòrquere.

Tortcòl 1 Sm. Torcicollo, malanno. Equivale a collo torto.

Tortcòl 2 Sm. Uccellino. Si tratta di un uccello abituato  a tenere il capo rivolto all’indietro.

Tortcòl 3 Agg. Falso devoto, leccapile, ipocrita.  Equivale a collo torto, legato all’atteggiamento di chi tenta di sembrare pio, devoto, e, quindi, tiene il capo leggermente ripiegato come se fosse in contemplazione.

s  Sm. Capecchio, canapa non bene cardata,  scadente. Potrebbe avere radice in comune con  tossico, = velenoso, non puro.

Tòsc  (Casteln.)  Agg. Nativo della Toscana. Dall’antica regione Tùscia, poi Toscana, il cui  aggettivo in latino è Tuscànus.

šghe  Agg. Tossico, mortale, velenoso. Dal latino tòxicum = velenoso.

sla Sf. Gonfiatura  dovuta a puntura d’insetto.

Tös-la V. intr. Prendersela, arrabbiarsi.

Tös-ne V. intr. Prendersene, arrabbiarsi.  

Tót, tóta, tó-c (Cssteln.) = Tutto, tutta, tutti.

Tra, Fra Prep. Tra, in mezzo; a breve scadenza. Dal latino intra = fra, in mezzo, fra poco.

Trabàl  Sm. Il traballare, l’essere instabile.

Trabalâr V. intr. Traballare, camminare male, essere instabile. Dal latino extra-ballare = danzare  fuori tempo.

Trabalênt Agg. Instabile, traballante.

Trabalûn Sm. Persona instabile sulle gambe; ubriaco  sfinito per la stanchezza; barbone.

Trabìcle Sm. Trabiccolo, strumento rozzo. Diminutivo di tràbes (trave) = travicello, listello.

Trabucâr V. intr. Traboccare, esondare; andare sopra il bordo. Dal latino èxtra bùccam, attraverso il  provenzale trabucar = andare oltre l’orlo  (bucca) della pentola.

Trabucâr  = Vedi Strabucâr.

Trabúch 1 Sm. Ostacolo, inciampo; trabocchetto.

Trabúch 2 Sm. Macchina da guerra in uso nel medioevo, capace di lanciare sassi o vasi di fuoco oltre le mura. Forse l’etimo è da collegare a trabocco (altro termine per definire la macchina). Trabuchèt: erano le botole mobili mimetizzate  sopra le bocche dei pozzi rasori.

Trabuchênt raro Agg. Incline a inciampare.

Trabuchèt Vedi Trabúch.

Tracagnòt  Agg. Robusto, ben messo, traccagnotto. Corruzione di tarchiato.

Tracanâda Sf. Bevuta spropositata.

Tracanadûr  Agg. Bevitore smoderato.

Tracanâr V. tr.  Bere sgarbatamente e molto. Dal latino extra cànnam, intendendo:  oltre la portata della gola (canna).

Tràcia Sf. Traccia, segno; indizio. Corruzione del latino tràhere in tractjàre, = tirare una linea, tracciare.

Traciadûr Sm. Chi traccia linee, specificatamente confini.

Traciamênt Sm. Il tracciare.

Traciâr V. tr.  Tracciare, disegnare.

Tracòl Sm. Tracollo, fallimento. Fusione di tra e collo, equivalente a imprevisto fra capo e collo, disgrazia.

Tracòla Sf. Modo di portare borse con cinghia appese al collo, di sbieco. Dallo spagnolo tiracòl.

Tradimênt Sm. Tradimento, venir meno ai patti. Dal latino tràdere = consegnare al nemico.

Tradîr V. tr. Tradire, voltare le spalle, consegnare al nemico. Dal latino tràdere = consegnare al nemico.

Tradîs V. rifl. Tradirsi, scoprire i propri piani.  

Traditûr Sm. Traditore, vigliacco.  

Tradòta  Sf. Tradotta, treno militare. Dal latino tràns dùcere = portare oltre.

Traficânt  Agg. Commerciante.

Traficâr  V. intr.  Commerciare; industriarsi; cercare risultati anche con metodi poco puliti. Da un tardo latino transfæcare (trasferire  la feccia) attraverso il catalano trafegàr.

Tràfich Sm.  Traffico, movimento di mezzi; afflusso di gente.

Trafichîn  Agg.  Chi commercia non sempre nel lecito.

Traficûn Agg. Indaffarato, intento a cercare nuove forme di guadagno.

Trafîla 1  Sf.  Iter burocratico da seguire. Da un termine medioevale Transfillare =  andare oltre il filo, come in una gara di corsa.

Trafîla 2  Sf.  Attrezzo per fare la filettatura di dadi e bulloni.

Trafîla 3  Sf.   Catena di operai che si passano l’un l’altro oggetti fino a farli arrivare a destinazione. Vedi Trafila 1. Nota: Vi fu una Trafìla storica, costituita dai patrioti Toscani e Romagnoli, che riuscì a mettere in salvo Garibaldi  (1849).

Trafûgâr  V. tr. Trafugare; rubare; prendere di trafugo. Dal latino trans + fùgere = fuggire altrove,  poi divenuto trasfugàre col senso di portare  oltre, quindi di rubare, trafugare.

Trafûgh  Sm. Trafugamento; furto; di trafugo.

Trafûr 1 Sm. Traforo, galleria, tunnel.  

Trafûr 2 Sm. Lavoro eseguito al traforo, tarsia. In prevalenza, oggi, la si esegue su compensato, e spesso su disegni acquistati in edicola.  

Trafuradûr Sm. Scavatore, perforatore; trivella di grosse dimensioni per fare gallerie, per oltrepassare ostacoli di sasso; grossa sonda per esplorare giacimenti a grandi profondità.

Trafuradûra Sf. Scavo, perforazione.

Trafuramênt  Sm. Perforazione.

Trafurâr V. tr. Perforare, traforare; eseguire tarsia col traforo.

Tragânt Sm. Struttura per sostenere la mucca  durante la monta o al momento di applicare i ferri a bovini ed equini. Ma a volte indica anche il cavalletto su cui poggia il tronco al momento di preparare le assi.

Tragatîn Sm. Rabattino, trafficante poco onesto.

Tragèdia Sf.  Dramma teatrale a forti vicende; disgrazie; disavventure. Dal greco tragodìa = canto del caproneattraverso il latino tragædia. Nota: Canto del caprone perché in origine il racconto veniva  fatto da un attore travestito da capro nelle cerimonie in  onore di Dioniso. Siccome trattava prevalentemente di  sfortune il termine è passato ad indicare disgrazie.

Tràgia, Tràša Sf. Veicolo senza ruote, simile alla slitta, su cui si sistemava, in alcune circostanze, la benna. Dal latino tràhere, = trascinare. Oppure dalla contrazione di trans e vèhere  = trasferire oltre. (Battisti – Alessio). Cavalieri parla di un termine medioevale tràza.

Tràgich Agg. Tragico, luttuoso, infausto.

Traguârd  Sm.  Traguardo, meta; scopo.

Tràino  Sm. Dal modo di trasferire un oggetto trascinandolo. Dal latino tràhere, poi traginàre, attraverso  il francese trainer = trascinare.

Tram Sm. Tram, autobus, servizio pubblico.  Dall’inglese tram-car = carro per spedizioni.

Tràma Sf. Trama di un racconto; ordito del tessuto;  congiura. Dal latino trama = l’insieme dei fili  dell’ordito.

Tramâr V. tr. Tramare, ordire, congiurare

Trambalâr Vedi Trabalâr.

Tramèš Prep. Fra, tra, in mezzo. Da ìnfra + mèdium = in mezzo fra.

Tramèš, Tramèša Sm e f. Parete, divisorio, separé, tramezzo. Dalla fusione di tra e mezzo.

Tramògia, Tramòša Sf. Tramoggia, contenitore a forma di piramide rovesciata ove si pone il grano o altro  materiale da macinare, che poi lo lascia cadere sulla mola. Dal latino trimòdia = che può contenere  tre moggi.

Trampèl 1 Sm. Trampolo; strumento rozzo. Dal germanico tràmpeln = calpestare.

Trampèl 2 Sm. Goffo, imbranato, maldestro.

Tramplâr V. intr.  1. Trampellare; lavoricchiare senza impegno. 2. Barcollare, essere insicuro. 3. Fare casino.

Tràmple Sm. pl. Trampoli. Dal germanico tràmpeln = calpestare, con un’idea di instabilità.

Tramplûn Agg. Sbadato, grossolano.

Tramudâr V. tr. Tramutare, permutare, scambiare. Dal latino trans + mutàre = cambiare, fare giungere oltre.

Tramûnt Sm. Tramonto, calare del sole. Dal latino (Ul)tra montes = al di là dei monti.

Tramuntâna Sf. Tramontana (vento); autocontrollo. Dal latino trans + montana = che  oltrepassa la montagna.

Tramuntâr V. intr. Tramontare; invecchiare; morire;  finire la carriera.

Tramurtîr V. tr. Tramortire, fare svenire, far perdere i sensi.

Trância  Sf. Taglierina per ferro o lamiera. Dal francese trànche = taglio.

Tranciâr V. tr. Tagliare di netto. Dal francese tranche = taglio.

Tranèl Sm. Trappola, tranello, imbroglio, raggiro. Secondo Devoto e Colonna  deriva da un arcaico latino tranàre, equivalente di trainare, trascinare, (dal classico tràhere) col significato di trascinare in una insidia.

Tranquìl Agg. Tranquillo; pacifico; sereno. Dal latino tranquìllus, derivato da  quies (quiete). In conclusione si tratta di una persona passata oltre (trans) il punto che confina con la quiete, entrata nella quiete.

Tranquilânt  Sm. Medicina per rilassarsi, calmante.

Tranquilisâr  V. tr. Rassicurare, tranquillizzare.

Tranquilitâ Sf. Tranquillità, sicurezza; garanzia economica.

Trànšit  Sm. Passaggio, accesso; attraversamento. Dal latino transìre = passare, transitare. Andare oltre.

Tranšitîv Agg. Transitivo, forma verbale. Dal latino transìre = passare, perché l’azione compiuta dal soggetto del verbo passa sul complemento oggetto.

Tranšitòri Agg. Transitorio, passeggero, precario, che passa in fretta.

Tranvài Sm. Tram, autobus, servizio pubblico. A volte indica anche una persona malconcia o vestita maleIn inglese tram-vay  significa: strada per il carro da trasporto. Poi è passato ad indicare il mezzo pubblico.

Tranviêr  Sm.  Manovratore, operatore sui tram.

Trapanâr  V. tr. Trapanare, perforare.  Vedi Tràpne.

Trapanasiûn Sf. Trapanatura, perforazione, riferita alla  otturazione dei denti o, più di recente, alla perforazione dei terreni per cercare petrolio.  

Trapàs Sm. Trapasso, superamento. Morte. Fusione dei termini latini ùltra e passare = andare oltre, fare passi al di là.

Trapasâ  Agg. Trapassato, perforato. Defunto.

Trapasâr  V. tr. Trapassare, perforare; andare oltre; bucare da parte a parte.

Trapèsi Sm. 1. Trapezio, figura geometrica. 2.  Attrezzo da circo. Etim.: dal greco tràpeza, poi trapèzion, in latino  trapetium = tavoletta;  tavolino.

Trapiânt Sm. Trapianto di piante o fiori, oppure  di organi. Dal latino transplantàre = piantare altrove, svellere per ripiantare altrove.

Trapiantâr V. tr. Trapiantare. Dal latino transplantàre = piatare altrove.

Trapìch  Sm. 1. Perdere l’equilibrio e cadere. 2. Crollo  economico, fallimento.

Tràpla  Sf.  Trappola, tranello, imbroglio, inganno. Dal longobardo tràppa = laccio.

Traplâr  Sm.  Costruttore o venditore di trappole.

Traplâr V. tr.   1. Lavoricchiare, fare cose di poca importanza. 2. Vedi Intraplâr.

Tràpne Sm. Trapano, strumento del falegname o del dentista. Dal greco trýpanon, in latino trypanum,  poi trèpanum = strumento per forare. Il sostantivo deriva dal verbo greco trypào, in latino trèpo, = io giro.

Trapûnta Sf. Trapunta, coperta imbottita. Alla lettera: cucita da parte a parte.

Trapuntâr V. tr. Cucire, usare punti passanti.

Trapuntîn Sm. 1. Piccola trapunta. 2. Telo di collegamento fra due sedili di un pullman per ricavarne un terzo.  

Trâr V. tr. 1. Sparare. 2. Gettare; lanciare. 3. Scalciare.  4. Giocare una carta. 5. V. intr. Zampillare.  Vedi Tirâr.

Trâr föra = Rimettere, vomitare.

Trâs V. rifl. 1. Spararsi. 2. Gettarsi. 

Tràša = Vedi  Tràgia.

Trascurâ, Trascurâda Agg. Trascurato, dimenticato; dimesso nel vestire; disordinato.

Trascurânsa Sf. Trascuranza, trascuratezza.

Trascurâr  V. tr. Trascurare, tralasciare, non amare. In pratica è come se si andasse oltre senza prendersi cura dell’oggetto o della persona.

Trasferî  Agg. e Pp. Trasferito, portato o mandato altrove. Dal latino trànsfero, (trans + fero) = porto altrove.

Trasferimênt  Sm. Trasferimento.  Collocamento altrove.

Trasferîr  V. tr. Trasferire, mandare altrove.

Trasfurmâ Agg. e Pp. Trasformato, rigenerato.

Trasfurmadûr 1 Sm. Trasformatore, trascinatore; capace  di far cambiare opinione.

Trasfurmadûr 2  Sm. Trasformatore, apparecchio atto a cambiare  il voltaggio della corrente elettrica.   

Trasfurmâr V. tr. Trasformare, mutare. Dal latino trànsformo = mutare in un’altra forma.

Trasfurmasiûn Sf. Mutamento, trasformazione.

Trasmisiûn 1 Sf. Trasmissione via radio o via televisione; spettacolo; notiziario. Dal latino trans mìttere = mandare oltre, inviare lontano.

Trasmisiûn 2 Sf. Organo meccanico, a cinghia o ingranaggi,  perno, capace di trasmettere il movimento.

Trasparênsa Sf. 1. Trasparenza, possibilità di vedere al di là di un oggetto. 2. Chiarezza di comportamento.   Dal latino trans pàrere = apparire attraverso, quindi vedere oltre.

Trasparênt Agg. Oggetto trasparente, che permette di vedere attraverso.

Traspôrt  Sm. Trasporto, trasferimento di un oggetto; attrazione verso qualcuno. Dal latino trans portàre = recare altrove, trasferire.

Traspurtâ Agg. e Pp. Trasferito, trasportato.  

Traspurtâr  V. tr. Trasferire, trasportare.

Trat  Sm.  1. Tratto. 2. Brano. 3. Breve percorso. 4. Lineamenti del viso. Dal latino tràctus = tirato, steso, scrritto.

Tràta 1  Sf. Tratta, obbligazione; rateo; scadenza. Dal latino tràhere = tirare, riscuotere

Tràta 2 Sm.  Incetta, commercio; rendere in schiavitù. Dal latino tràhere = trascinare (contro la volontà).

Tràta 3 Sf.  1. Tratto di strada. 2. Quantità di gente. 3. Sparata, gettata; sparo.

Tratâ  Agg. Trattato (bene o male); elaborato; lavorato. Dal latino tractàre, intensivo di tràhere = tirare di qua e di là, stiracchiare, adattare.

Tratamênt Sm. Modo di comportarsi con altre persone;  servizio; riguardo.

Tratâr V. tr. e intr. Trattare; venire a patti; commerciare;  sviluppare un argomento; svolgere un trattato. 

Tratâs    V. rifl. Avere riguardo per se stessi. Tratâs bên = riguardarsi, prendersi delle soddisfazioni.

Tratâ, Tratât Sm. 1. Trattato fra potenze; convenzione. 2. Argomento di una ricerca, di uno studio.

Tratgnîr  V. tr. Trattenere, contenere, ritenere dentro;  bloccare, tenere a forza.

Tratgnîs V. rifl. Trattenersi, controllarsi; non lasciarsi vincere; intrattenersi.

Tratgnû Agg. e Pp. Trattenuto, tenuto in ostaggio.  

Tratgnûda 1. Agg. Trattenuta, fermata. 2. Sf. Tassa.

Tratûr Sm. Trattore, motrice. Dal latino tràctor = trascinatore.

Tratûra Sf. Fosso ove si fanno passare viti o altre piante  per averne le talee o le margotte.

Traturâr V. tr. Porre le piante nella Tratûra (Cfr.).

Traturìa  Sf. Trattoria, bettola, osteria, luogo di ristoro. Dal francese traiteurie = luogo gestito  dal traiteur (trattore, oste).

Trâv Sm. Trave, supporto principale. Dal latino tràbs = trave.

Travadûra Sf. 1. L’insieme delle travi. 2. Il modo di  porre le travi.

Travamênt Sm. Intravatura; disposizione delle travi.

Travaröl Sm.  Chi fa, o applica le travi.

Travâš Sm. Travaso, trasferimento. Dal tardo latino extravasàre = passare  da un vaso all’altro.

Travašâ Agg. e Pp. Travasato, trasferito in altro contenitore.

Travašamênt Sm. L’atto, o l’arte, del travaso.

Travašâr V. tr. Travasare il vino; accudire ai fiori; far passare  da un ambiente ad un altro.

Travêrs (A, Ad) Locuz.  Trasversale, di traverso, obliquo; scorciatoia. Dal latino trans + vèrtere = girare oltre. Nota: Andâr ad travêrs = deglutire male, accettare a  malincuore; serbare rancore. Scapâr a travers = fuggire attraverso i campi. L’espressione però ricorda una credenza popolare per la quale chi fuggiva in un terreno ripido tenendosi  in orizzontale difficilmente sarebbe stato raggiunto dalle bisce in amore che cercavano di colpirlo a modo di frusta, perché nel retto ruzzolavano.

Travêrsa Sf. 1. Traversino di ferrovia. 2. Telo per il letto degli infermi. Dal latino transvèrsus = messo di traverso, obliquo.

Traversâda Sf.  Attraversamento di luoghi impervii, come  montagne, deserto, selve, ecc…  

Traversamênt Vedi Traversâda

Traversâr V. tr. Attraversare sia come spazio (un terreno, una  regione) che come periodo (bello, brutto).  Dal latino trans + versàre = andare oltre, oltrepassare.

Traversîna Sf. 1. Traversino di ferrovia, quella trave che blocca i binari. 2. Tavola di sostegno, ancoraggio fra due pali di un ponteggio. Dal latino transvèrsus = messo di traverso,  obliquo.

Traversûn Sm.  Termine calcistico: pallone lanciato da un lato  all’altro del campo per scavalcare la difesa.

Traversûn (Ad) Locuz.  1.  Messo di traverso sulla strada, nel letto, messo di sbieco. 2. Svegliarsi male. 3. Essere  contrario, ostacolare.

Travestî Agg. e Pp. Travestito, camuffato, o perché fa l’attore o  perché fa il mestiere; o anche per sfuggire alle forze dell’ordine. Dal latino trans + vèstis = oltre, fuori dalle proprie  vesti, dentro le vesti dell’altro sesso.

Travestîr  V. tr.  Travestire, camuffare, (in tempo di guerra) =  passare dagli abiti militari a quelli civili per  sfuggire al nemico.

Travestîs V. rifl.  Travestirsi, camuffarsi, mascherarsi.

Travèt  Sm.  Piccola trave; legno; sostegno. Nota: In piemontese significa impiegato, da travaiêr, =   lavorare , come travailler in franceseLe miserie di Monsù Travèt è il titolo di una pièce teatrale di Vittorio Bersezio, trasferita anche nel cinema.

Travišâr V. tr.  Travisare, alterare, deformare.

Trâv maìster Locuz. Trave maestro, portante; architrave.

Trê Aggett. e num. card. Le ore tre (anti o post meridiane). Tre cose. Tre alternativea (una delle tre). Dal latino Très = tre. Nota: Il numero Tre è ritenuto fin dall’antichità un numero perfetto e sacro. In latino, e oggi in francese, serve per creare un superlativo: tre volte tanto: tres bon = buonissimo. Da noi lo si ottiene ripetendo tre volte l’espressione: l’é tânt bûn,  tânt bûn,  tânt bûn che mai! = è buonissimo.

Trèbi Sm. Da noi è rarissimo.  Crocchio, veglia. Dal latino trìvium = incrocio di tre strade, ove era più facile incontrare qualcuno con cui intrattenersi. Il termine è più usato in Romagna e nel bolognese, edè stato ripreso a scopo folkloristico. Da noi equivale a Veglia, ma si preferisce: Andâr in vè-gg, e Filòs.

Trêga Sf.   Trega, combriccola; compagnia di allegroni; ghenga; imbroglio; cospirazione a danno  di qualcuno.  Forse da trescàre, derivato dal germanico thrìskan = ballare la trèsca; quindi intrigare, trafficare. Pini preferisce vedere la metatesi di Terga inteso come spalle, schiena.

Tremarèla, Termarèla Sf. Tremarella, paura, fifa: morbo di Parkinson.Dal latino trèmere.

Tremaröla, Sf. Tremarella dovuta a paura o a freddo.  

Tremènd  Agg.  Tremendo, indescrivibile, pauroso. Dal latino tremèndum, che significa: che fa tremare.

Trementîna Sf. Trementina; resina medicinale. Dal greco therebinthos, latino terebinthìna = resina del terebinto, poi corrotta in  Trementina.

Trèmer, Trèmre V. intr. Tremare, avere paura o freddo. .Dal latino trèmere.

Tremlâr V. intr. Tremare, tremolare, agitarsi. Avere la febbre.

Tremlòt Sm. Brivido, tremore. Scossa sismica.

Tremlûn Sm. Scossone, forte tremore, sussulto.

Trèmre Vedi Trèmer.

Tremûr, Termûr Sm. Tremore, paura; tremolio.

Trên, Terên Sm. Terreno, podere; piano a terra.

Trenîn Sm. 1. Trenino, giocattolo. 2. Treno che fa servizio fra centri minori.

Trêno Sm. Treno, convoglio. 2. Grande quantità. Dal latino tràhere (trascinare), attraverso il francese train = traino.

Trentîn Agg. Trentino, di Trento, come regione e  come cittadino di Trento. Dal nome del capoluogo Trento, in latino Tridèntum.

Trentîna Modo di dire =  Circa trenta, quasi trenta.

Trênto N. propr. di luogo =  Trento, città altoatesina, capoluogo della regione Trentino – Alto Adige. Dal nome del capoluogo Trento, in latino Tr(id)èntum, da cui l’aggettivo tridentino. Nota: l’aggettivo atesino deriva da Atèstisantico nome dell’Adige e della città  di  Este, patria d’origine della dinastia estense.

Trèša Vedi Tragia.

Trèsa Sf. 1. Treccia in genere. 2. Treccia di capelli. 3. Resta d’aglio. Dal greco trìxia, in latino volgare trikhia, =  fune, con reminiscenze di capello, pelo  (trikhòs = capello).

Tresaröl Sm.  Trecciaiolo, funaio, cordaio.

Trèsca Vedi Trèga.

Triblâr V. tr.  Dribblare, scartare (nel gioco del calcio), schivare, eludere. Dall’inglese to dribble.

Tribú  Sf. Tribù, clan, famiglia; stirpe. Dal latino trìbus, che nella società arcaica indicava un complesso parentale tipo famiglia, probabilmente legato ad un significato di  legame a tre. Nota: da questo termine deriva: tributo (tassa  della tribù), contribuire, retribuire, ecc...

Tribùla Agg. Lagnone, lamentoso. Uno che non sa organizzarsi e tribola di più.

Tribulâ, Tribulâda Agg. Tribolato, sofferente, martoriato.

Tribulâr V. intr. Tribolare, patire, fare fatica. Dal latino tribolare = patire, soffrire.

Tribulasiûn  Sf. Tribolazione, sacrificio, patimento.

Tribulèri Sm. Tribolazione, sofferenza.

Tribulîn Agg. Chi si lamenta delle tribolazioni, lagnoso,  scontento, mai pago.

Tribulûn Agg. Gran lavoratore ma senza cognizione, che tribola senza un motivo.

Tribûna Sf. Tribuna, palco. Dal latino tribùnal = palco del tribuno.

Tribunâl Sm. 1. Tribunale. 2. Processo. 3. Condanna. Deriva dal latino tribùnal, inteso come palco d’accusa.

Tricantûn Sm. Mobile ad angolo. Dalla fusione di tre e cantoni.

Triculûr Sm Bandiera di tre colori. Dal latino trìcòlor, attraverso il francese tricolore, = di tre colori. La bandiera italiano di tre colori fu scelta a Reggio Emilia nel 1796 come bandiera della Repubblica Cisalpina. La accettarono anche i Savoia per l’unità d’Italia.

Trîd, Trîda  1 Agg.  Trito, tritato, sminuzzato, fatto  a pezzi, maciullato, lacerato; stanco morto. Dal latino trìtus = macinato, versione popolare di tèrere = macinare.

Trîd 2 Sm.   Mangime o becchime tritato; tritume.

Trîda  Sf.  Rotta, spalatura della neve. Dal modo di spezzettare il manto nevoso.  Vedi anche Spalâda.

Tridâ, Tridâda Agg. Ridotto in frantumi; malmenato;  triturato.

Tridacârna Sm. Macchina per macinare la carne.

Tridapàja Sm. Attrezzo per sminuzzare la paglia e renderla più facile da mangiare.

Tridâr V. tr. Tritare, frantumare, macinare; sbranare, sbrindellare. Dal latino volgare tritàre, intensivo di tèrere = triturare, macinare.

Tridatút Sm. Macinatutto, elettrodomestico adatto a macinare tutte le verdure, cotte e crude.  

Trìdla, Trìdli Sf.  1. Strisce. 2. Pezzetti, tritume. 3. Tagliatelle sottili. Dal latino trìtulæ (da trìtus= cose macinate, lacerate. Nota: Qualcuno, in senso ironico, chiamava così il triduo.

Tridúm Sm. Tritume, fogliame secco di fieno.

Tridûn Sm. Tritume artificiale per facilitarne l’assunzione alle mucche.

Tridûra  (Casteln) Sf. Minestra fatta di riso con uova e formaggio.

Trìdve Sm  Triduo, tre giorni di preghiere in onore di  un santo, di Nostro Signore, della Vergine, o per chiedere una grazia particolare. Dal latino trìduus (da tres dies) = che dura tre  giorni.

Trifâše Agg. Motore elettrico funzionante  con tre fasi positive (380 Volts).

Trìfla, Trìfula Sf. Tartufo, trifola. Contrazione di tartùfolo. Vedi Tartúfla.

Trìglia Sf.  Triglia, pesce.  Dal greco trìgle, in latino volgare triglja. Ò-c da trìglia = occhi da innamorato cotto.

Trìgn Sm. Trigno, vaso di terracotta. Dal latino terrìgnus = fatto di terra. In dialetto modenese diventa tràgn = terraneo, terragno.

Trignài Sm. Chi fabbrica o commercia Trigni. Dal latino terrignàrius = che lavora  la terra da vasi.

Trìl Sm. 1. Trillo, squillo del telefono. 2. Gorgheggio. Etim.: dal latino trit(ti)lare = vibrare.

Trînca Agg. 1. Appellativo da ubriacone. Da trincare. 2. Nell’espressione Növ ad trînca = nuovo di zecca, da un termine marinaro che indica una legatura sicurissima, probabilmente  dallo spagnolo trinca = di tre cose unite.

Trincâda Sf. Bevuta abbondante.

Trincadûr Agg. Bevitore assuefatto.

Trincâr V. tr. Trincare, bere molto. Dal tedesco trìnkan = bere. Nota: La stessa radice la ritroviamo nelle  lingue anglosassoni: to drink = bere.

Trincèa Sf. Difesa, fossato inibitore; sbarramento. Dal francese tranchée, incrociato con trinciare= tagliare, impedire. Êsre (stâr) in trincea = essere esposto,  in avanguardia.

Trincèt Sm. Trincetto, coltello da calzolaio. Dal latino truncare, (per altri da  trinicare = rompere in tre parti)  attraverso il francese trenchier. Si tratta di una lama senza manico, col  taglio breve, posto a 45 gradi rispetto all’impugnatura.

Trinchèt Agg. scherzoso: chi beve volentieri.

Trinciâ 1  Agg. Sminuzzato, spezzato, tagliato. Dal latino truncare,(per altri da trinicare = rompere in tre parti)  attraverso il francese tranchier.

Trinciâ 2 Sm. Tabacco sciolto per confezionare sigarette, molto grezzo e forte.

Trinciadûr Agg. Addetto alla trinciatura.

Trinciadûra  Sf.  Roba trinciata, sminuzzata. L’azione di trinciare.

Trinciapulàster  Sm. Forbici per spezzare il pollo.

Trinciâr V. tr. Trinciare, tagliare il cuoio, spezzettare.

Trinitâ Vedi Ternitâ  N. propr. Trinità, le tre persone del Credo Cattolico: Dio Padre, Gesù Figlio e lo Spirito Santo. 2. Nome di località (di cui una in comune di Canossa). Dal latino ecclesiastico Trìnitas.

Trìpa Sf. 1. Pancia, epa, ventre. 2. Trippa (vivanda). Dall’arabo tarb = omento, la rete peritonale da cui si ricava la trippa commestibile.

Tripê Sm.  Trepiedi, supporto per bracere o per scaldare vivande. Dal numero dei piedi.

Trìple Agg. Triplo, tre volte tanto. Dal latino triplus = triplice.

Triplicâr V. tr. Triplicare, moltiplicare per tre. Dal latino trìplex = tre volte.

Triquârt 1  Sm 1. Trequarti (misura). 2. Taglio di abito.

Triquârt 2 Sm. Trequarti, pugnale con guaina inox, utilizzato a sgonfiare le mucche quando non si riusciva a farlo con la “Sonda”. Si inseriva guaina e lama nella pancia della mucca, poi si estraeva la lama lasciando la guaina quale sfiatatoio. 

Trisèt Sm. Gioco del tressette con le carte. Etim.: Probabilmente per la regola che chi ha  tre sette guadagna il punto delle primiera.

Trist Agg. 1. Malinconico, mogio, uggioso. 2. Cattivo d’animo. 3. Malaticcio. 4. Scarso (d’intelligenza o come prodotto).  

Tristamênt Avv. Tristemente, malamente,  malinconicamente.  

Tristèsa Sf. Tristezza, malinconia, desolazione; delusione.

Trivèla Vedi Truvèla.

Tröja Sf. 1. Scrofa, troia. 2. Furbone, dritto; birba. Da porcus troiànus = varietà di  maiale ripieno. Modo di dire: Méj ciapâr d’la tröja  che andâr a lèt stràc! Meglio essere considerato un furbastro che coricarsi stanco di fatica! Túti ‘l tröji al gh’han furtûna! Tutte le persone spregevoli hanno fortuna.

Tròp, Tròpa Agg. Troppo, molto; esagerato; fuori misura. Dal franco throp = branco.

Tròt Sm. Trotto, andatura del cavallo. Dal germanico tròtton = camminare.

Trôta Sf. Trota, pesce. Dal latino tardo trùcta.

Trucâ, Trucâda Agg. Iniziativa, concorso pilotato ai danni di qualcuno e a sua insaputa.

Trucadûr  Sm. Estetista; addetto al trucco in teatro.

Trucâr V. tr. Truccare, ingannare, imbrogliare. Dal francese trúc; ma derivato dal latino volgare trudicàre = spingere in fallo.

Trúch Sm. Trucco, imbroglio; stratagemma; belletto, cosmetico.

Trúcle Sm. (raro)  Zoccoli completamente di legno  Dal longobardo  trécula = incavato, scavato [Bertani]

Trúfa Sf. Truffa, imbroglio, raggiro. Dal provenzale trúfa, derivato dal latino volgare tùf(e)ra = balla, fandonia. Nota: La radice originale è tùber, intesa come  pallottola, e per metafora, come balla.

Trufadûr Sm. Truffatore, truffaldino.

Trufâr V. tr. Truffare, imbrogliare, raggirare.

Trujâda Sf. Brutto gesto; porcata, imbroglio.

Trujâdi Sf. pl. Golosità, dolcetti.

Trujadîni Vedi Trujâdi.

Trujâra Sf.  1. Porcile, stabio. 2. Postribolo.

Trujâsa Sm. Sgualdrina; sporcacciona.

Trùmb Sm. Trombo, embolo, sangue raggrumato. Dal greco thròmbos, in latino thròmbus, = grumo.

Trùmba 1 Sf. 1. Tromba (strumento musicale). 2. Spazio per le scale. 3. Botola, ribalta (nel fienile).  Onomatopeico. Esisteva un detto molto realistico:  Tromba di culo è sanità di corpo: se non c’era questo buco quest’uomo era già morto.

Trùmba 2 Sf. Gomma per estrarre il vino dalle botti  o dalle damigiane.

Trumbâr V. tr Gergo politico: Scaricare, far fuori. Gergo triviale: Scopare, possedere una donna.

Trumbèta Sf. Piccola tromba (strumento musicale); piva; gicattolo.

Trumbetêr Sm. Trombettiere, addetto militare che annuncia e segue le cerimonie.

Trumbetìsta Vedi Trumbetêr.

Trumbôši Sf. Trombosi; blocco della circolazione del sangue

Trumbûn Sm. 1. Trombone (strumento musicale). 2. Parolaio, vanitoso; chi fa promesse senza valutarne la portata.

Trumbunâda Sf. Comizio pieno di promesse senza  riferimento concreto.

Trûn 1  Sm. Trono, seggio regale. Dal greco thrònos = trono.

Trûn 2  Sm. Tuono. Dal latino tonus = tuono, ma  suona meglio al plurale: Tonìtrua. Se a Nuvèmbre a tîra ‘l trûn –  pr’al furmênt a srà un an bûn Se a Novembre tuona sarà  un anno buono per il grano!

Trunâda Sf. Tuono, rimbombo, boato.

Trunâr V. impers. 1. Tuonare, presagire un temporale. 2. Riprendere con parole forti da parte  delle autorità. Se d’ Setèmbre t’ sênt trunâr –  i tinê va a preparâr! (Bellei)  Se senti il tuono in Settembre  prepara i tini (avrai molto vino).

Truncâ Agg. e Pp. Rotto, spezzato, trocato. Sospeso.

Truncâr V. tr.  1. Troncare, rompere, spezzare. 2.  Sospendere un discorso. 3. Interrompere un rapporto, una relazione.

Trûnch Agg. Tronco, mozzato, rotto; parte d’albero;  rocchio di colonna. Etim.: dal latino Trùncus.

Trûnch Sm. Tronco, parte d’albero;  rocchio di colonna.

Trunchêš Sm. Taglierina, tenaglia; tronchese. Dal verbo troncàre.

Trunchèt Sm. pl. Tronchetto, scarpa di vacchetta, alta; a volte vale anche per Tronchese. Forse in sostituzione di stivale tronco. Violi collega il termine al nome di un famoso calzolaio milanese Anselmo Ronchetti.

Trunèt Sm Piccolo soppalco liturgico su cui si pone l’ostensorio per l’esposizione dell’Eucarestia all’adorazione  dei fedeli.

Trúpa Sf. Truppa, esercito; comitiva. Dal franco throp = branco, attraverso il  francese troupe.

Trús   Sm.  Terriccio, concime.

Trusâra Sf. Concimaia, terreno misto a letame per coltivare zucchini e simili.

Trúšle Sm. Tronchetto, sia per fuoco che  come sgabello improvvisato. Ma cun di trúch e d’i’ tranê, – cun di trúšle sùta ai pê, – tanta gênta fâlsa e spôrca – i’ ên vrû andâr sú lûr per fôrsa! [Isaia Zanetti].

Trúst Sm. Imbroglio, soprattutto di tipo economico. Dall’inglese trust = credito a favore dei soci.

Trustadûr Sm. Imbroglione, truffatore.

Trustûn Sm. Imbroglione, truffatore.

Trutâda Sf. Trottata, sgambata; corsa trafelata.

Trutadûr Sm. 1. Trottatore, cavallo da trotto. 2. Lavoratore, sgobbone.

Trutâr V. intr. Trottare, andatura del cavallo. Dal germanico tròtton = camminare.

Truvâda Sf. 1. Agg. = Trovata, rintracciata. 2. Sf.  Gag, battuta. 3. Invenzione, scoperta.

Truvâr V. tr. Trovare, inventare, scoprire. Dal latino decadente tropare, che in origine significava: riempire di tropi, di espressioni retoriche, in origine  riferito alla musica dei trovieri.

Truvèla Sf. Trivella, strumento per forare il legno o per sondare il sottosuolo. Dal latino tèrebra = succhiello, nella  forma diminutiva terebèlla.

Truvlâda  Agg. =  Perforata. Sf. = Perforazione.

Truvlâr V. tr.  Perforare, bucare.

Truvlîn Sm. Succhiello, piccola trivella.

Tuanêš, Tvanêš  Agg. Toanese, di Toano. Da Toano, centro dell’Appennino reggiano. Il nome della località, secondo gli storici del passato, sembra doversi collegare all’espressione (Fundus) Tulliànum. Ricerche più recenti, analizzando la pronuncia dialettale, pensano alla corruzione di termini in cui sia compreso la parola Fanum (tempio): Tfàn, Tvàn, Tuàn

Tûb Sm. Tubo, cilindro. Dal latino tùbus (c’è chi pensa derivi da tibia,  svuotata per farne zùfoli).

Tûba Sf. 1. Tuba, tipo di cappello. 2. Tromba 3. Parte dell’utero.

Tubadûra Sf.  Tubatura, tubazione; condotto per acqua o gas.

Tubasiûn Sf.  Tubatura, tubazione.

Túber Sm. Tùbero, rizoma. Dal latino tùber, con reminiscenze  di ùber = fertile.

Tuberûša  Sf.  Tuberosa, pianta con tubero.

Tubèt Sm. 1. Tubetto, flaccone, dispenser. 2. Capsula esplosiva per fucili ad avancarica.

Tubicîn Sm. Tubetto, tubicino.

Tubîn Sm. Tubetto, tubicino.

Tubìsta Sm. Idraulico, tubista.

TúPron.  Tutti. Dal latino tòtus.

Tucâda Sf. 1) Agg. Toccata, sfiorata. 2. Sf. Toccatina, palpatina. 3. Stimolazione,  sollecitazione per le mucche al lavoro. 

Tucadîna Sf. Toccatina, sfioramento, con allusione a scopi erotici

Tucafèr Sm. Gesto scaramantico. Da toccare ferro, per la credenza che il gesto allontani disgrazie.

Tucamân Sm. Saluto, stretta di mano. A volte indica una mancia data di  nascosto fingendo di stringere la mano, che diventa quasi sempre un ricatto.

Tucamênt Sm. Toccare, sfiorare; palpeggio.

Tucâr V. tr. 1. Toccare, palpare; sfiorare. 2. Dover fare. 3. Sollecitare. 4. Ricevere come parte. 5. Giungere a riva, toccare terra. 6. Essere sorteggiati. Dal latino tuccàre = bussare, battere  alla porta.

Tucâs  V. rifl. 1. Toccarsi. 2. Essere vicini, essere contigui (di campi o case). 3. Provocarsi.

Tucasú Sm. 1. Addetto a sollecitare gli animali durante  l’aratura. 2. Chi spinge a lavorare sempre di più. Toccare su, equivalente a stimolare, costringere al lavoro.

Túch 1 Sm. 1. Tocco, colpetto. 2. Personalizzazione. 3. Tatto, modo di toccare. 4. Rintocco di campana.

Túch 2 Sm. Ictus, colpo apoplettico. Di origine normanna; forse attraverso il fiammingo tokken = battere, colpire. (Battisti-Alessio)

Túch Agg. Toccato, minorato, poco sveglio.

Tuchîn Agg. Palpeggiatore, uomo che allunga facilmente le mani.

Tuclîn Sm. Pezzettino, frammento.

Tudèsch Agg. = Tedesco (soprattutto per la nota severità).

Túf Sm. Tuffo, caduta (in acqua); precipitarsi in una impresa. Dal longobardo tauff(j)an = immergere.

Tufâs  V. rifl. Tuffarsi, immergersi.

Tufèt  Sm. Miasma, odore sgradevole.

Tugnèt  N. proprio = Antonio. Dal nome della famiglia romano-etrusca Antònia. Nel Rinascimento si preferì collegare il nome al greco ànthos = fiore.

Tugnîn  N. proprio = Antonio. In senso ironico = tedesco.  Cfr.: Tugnèt.

Tugnûn 1. N. proprio Antonio. 2.  Minchione, grossolano.

Túl  Sm. Tulle, stoffa. Dal nome della città francese Tulle, ove si  produceva questa stoffa.

Tulêr  = Vedi Tavlêr.

Tulèta Sf. 1. Toeletta, pulizia, riassetto della persona. 2. Bagno, come locale. Dal francese toilètte, derivato da un  precedente toile = piccola tela di riparo.

Tulipân Sm. Tulipano, fiore; persona che resta a guardare, priva di iniziativa. Dal turco tulbent, attraverso il francese  tulipàn = turbante.

Túma Vedi  Tòmma.

Túma  Nella locuzione Rùma e tùma, equivale “Mari e monti, tutto”.

Tumàca Sf. Pomodoro. Dal francese tomate, in inglese tomato, termine di importazione coloniale.

Tumâna Sf. Sofà, divano, ottomana. Dall’arabo ‘Othman, capostipite di una  dinastia musulmana.  Equivale, per noi, a  divano turco.

Tùmba   Vedi Tomba.

Tumbîn Sm. 1. Sepolcro di famiglia; tomba. 2.  Pozzetto; pozzo nero; fossa biologica. Dal lombardo  tumbîn = chiusa, chiavicaDa noi si chiamava tumbîn dal sìs.

Tumblâr V. tr. Picchiare, dare una sonora lezione, con allusione a Stùmbel, il bastone per sollecitare gli animali.

Tùmbula Sf. Tombola (gioco); cuccagna. Da tumbulàre = tirare, fare  rotolare i dadi.

Tùmbula! Escl. Capitombolo, ruzzolone.

Tumiâr V. tr.  Masticare lentamente, come fa chi è senza denti.

Tumûr  Sm. Tumore; cancro. Dal latino tùmor = gonfiore.

Tûn 1 Sm Tono; intensità di colori; stile; buone maniere. Dal latino tònus, tendenza, adattamento.

Tûn 2 Sm. Intonazione della voce; doti canore; tenuta  della nota.

Tûn 3  Sm Tonno. Dal latino tynnus, volgare tùnnus, derivato dal greco thýnnos = grosso pesce.

Túnd 1  Agg. Rotondo, circolare; cilindrico; grasso, ben nutrito; pacioccone.

Túnd 2  Sm.  Piatto, fondina, stoviglia di ceramica o maiolica. A volte vale anche per il contenuto: un tùnd de mnèstra = un piatto di minestra, una porzione. Dalla corruzione di (ro)tùndus.

Tundâr V. tr. Potare la siepe. Dal latino tùndere = tosare. Qui è presente sia il concetto di  tosare che quello di arrotondare.

Tundîn Sm. 1. Piattino da dolce o da caffè. 2. Verga di ferro.

Tundîna, Fundîna Sf. Scodella, fondina, piatto fondo.  

Tundlîn Sm. Piattino, piatto per dolci.

Tunelâda Sf. Tonnellata. Dallo spagnolo tonelàda, derivata dal  tardo latino tunna, poi tonèl = barile.

Tûnf Sm. Tonfo, caduta. Anche persona gonfia, tronfia.

Túnga Sf. Tonaca, abito talare o monacale. Dalla corruzione di tùnica = veste lunga.

Tunsìli Sf. pl.  Tonsille; tonsillite. Dal latino tonsillæ = ghiandole.

Tùpa 1 Sf. Toppa, pezza. Foro per chiave.

Túpa 2 Sf. Il fusto dell’albero, la sua consistenza. Dal latino medioevale tùppus = tronco, ceppo.

Tùpa-e-têš  Letteralmente: colpisci e taci, ma indica persona che trama di nascosto. Nota: Alcune Zirudèle hanno una forma analoga per la  chiusura finale: Zirudèla tùca e va! = Filastrocca, colpisci e scappa!

Tupàja  Sf.  Topaja, tugurio.  

Tupàra Sf.  Topaja, covo di topi.

Tuparöla Sf. Finestrella per il passaggio del gatto ricavata in basso nelle porte.  Anche Gataröla.

Tupàs, Tupàsa  Agg.  Grosso topo.

Tupàsi  Sm. Topàzio, pietra preziosa. Dal nome dell’isola del Mar Rosso Tòpazos.

Tupîn  Sm. Topolino.

Tùpla Sf. Parte del giogo, fatta a V, ove si inseriva il  timone del carro.

Tupsìa Vedi Autupsìa.

Tùra Sf. Torre; campanile; persona molto alta. Dal latino tùrris, derivato dal greco týrrhis, da cui anche la radice di Tirreni =  popolo dalle tante torri.

Turadûr Sm. 1. Otturatore delle macchine fotografiche. 2. Chi tappa le bottiglie.

Turadûra Sf. Otturazione, turamento.

Turâr V. tr. Tappare, chiudere; otturare. Dal latino turàre = otturare, chiudere.

Turàs  Sm.  Turacciolo, tappo, tampone.

Turàsa Sf. Torre in abbandono; che incute paura.

Turasài Sm. Chi fabbrica o commercia turaccioli.

Turasâr Vedi Turasài.

Tûrbid Agg. raro. Vedi Strúbde.  Torbido, agitato, melmoso. Da un latino arcaico tùrbere = agitare,  turbare.

Turcèt Sm. Piccolo torchio.

Tûrch Agg. Turco, arabo, mussulmano. Da Túrk = turco. Ciapâr un tûrch pr’i sbàfi. = Prendere un turco per i baffi = osare troppo, azzardarsi.  Fervarîn cûrt cûrt /  l’è péš che un tûrch!  Febbraio corto corto è peggio di un turco.

Turchiâ  Agg. Vino torchiato, scadente. Ma è più frequente turciâ.

Turchîn Agg. Turchino, blu. Dal francese turquèise = pietra turca  (turchese).

Turciâ Agg. 1. Torchiato, interrogato. 2. Vino scadente. Dal latino Tòrquere = contorcere, strizzare, spremere fino all’ultima goccia.

Turciadûra  Sf.  Torchiatura, l’atto di torchiare, scarto.

Turciâr  V. tr. Torchiare (uva od olive); interrogare  a lungo e con insistenza. Dal latino tòrquere = strizzare, spremere.

Tûrd Sm.  Tordo, passeraceo migratore. Dal latino tùrdus.

Turèl Sm. Torello, manzo da riproduzione. Dal latino tàurus = toro.

Turênt Sm. (raro) Torrente, fiumicello. Dal latino tòrrens, = torrido, arido, perché soggetto a secche.

Turèta Sf. Piccola torre. Altana. Parte del carrarmato.

Turìble Sm. Turìbolo, incensiere. Dal latino turìbulum, da Tus = incenso. Quindi: oggetto entro cui brucia l’incenso.

Turiöla Sf. Torretta, più di ornamento che di utilità.

Turlurù Sm. Tonto, ritardato.

Tušme Sm. Turismo; gita di svago; viaggi. Dal francese tour, = giro, attraverso l’inglese  to tour = fare viaggi.

Turìsta Sm. Turista, chi viaggia per svago, per cultura, conoscenza del mondo.

Turìstich Agg.  Relativo al turismo.

Turiûn  Sm. Torrione, parte di castello.

Tûrle Sm. Tuorlo, rosso dell’uovo. Dal latino tòrulus, che di per sé indica rigonfiamento.

Turlî  Agg. e Pp. Tornito, levigato, rifinito con cura.  

Turlidûr  Sm.  Operatore al tornio.

Turlidûra  Sf.  Il tornire; gli scarti del tornio.

Turlîr, Turnîr  V. tr. Lavorare al tornio, rifinire con cura.

Turmalîna Sf. Tormalina, prodotto chimico cristallizzato, reperibile in natura, capace di polarizzare la luce. Viene utilizzato come cristallo ornamentale. Forse dal singalese toramalli, attraverso il  francese tourmaline.

Turmênt Sm. Tormento, sofferenza, martirio. Dal latino tormèntum = strumento di  tortura.

Turmentadûr Sm. Fastidioso, noioso, seccante.

Turmentâr V. tr. Tormentare, disturbare, torturare.

Turmentâs V. rifl. Tormentarsi; farsi prendere dall’ansia;  non darsi pace.

Turnâ Agg. Tornato, ritornato, rimpatriato;  che ricapita come calendario.

Turnacûnt Sm. Interesse, tornaconto, vantaggio.

Turnâda Sf. Tornata, ritornata; giro; turno; partita a carte.

Turnânt Sm. Curvoni a serpentina lungo strade di  montagna, per superare il dislivello. Dal latino tùrnus = giro, attraverso il francese tournant = che gira.

Turnâr V. intr. Tornare, ritornare. Fare comodo.

Tûrne  Sm.  Turno, ordine progressivo. Dal francese tour = giro.

Tûrne, Tûrni  Sm. Tornio.   

Turnî Agg. Tornito, levigato, rifinito con cura.   

Turnidûr, Turlidûr Sm. Operatore al tornio.

Turnidûra, Turlidûra Sf. Il tornire; gli scarti del tornio.

Turnîr, Turlîr V. tr. Lavorare al tornio.

Turnìsta, Turnìsta Agg. Che fa turni di lavoro.

Tursèl Sm. Sporcizia evidenziata con lo  sfregamento delle mani.   Vedi anche  Turtiöl.

Tûrta Sf. Torta, dolce; affare ambito; trusto.  Dall’espressione (Pasta ri)torta.

Turtài Sm. Mangiatore di torta; chi si compromette per avere vantaggi..

Turtâr Sm. Produttore di torte.

Turtarîna Sf. Tortora, colombella. Dal latino tùrtur, onomatopeico del tubare delle tortore.

Turtèl Sm. Tortello, pasta ripiena.  

Turtêra Sf. Piatto, vassoio per torte.  

Turtiadûr Sm. Addetto ad attorcigliare (le funi).

Turtiadûra Sf. L’attorcigliare; l’attorcigliamento.

Turtiâr V. tr. Attorcigliare, ritorcere. Dal latino tòrquere.

Turtiâs V. rifl. Intrecciarsi, attorcigliarsi, ingarbugliarsi.

Turtìj Sm. Torciglione, intrigo.

Turtiöl Sm. Sporcizia evidenziata con lo  sfregamento delle mani.

Turtiûn Sm. Intreccio, tortiglione, garbuglio.

Turtlâr Sm.  Mangiatore di tortelli.

Turtlâs  Sm.  Grosso tortello.

Turtlîn Sm. Tortellino, cappelletto; dolce a forma di tortello.

Turtlîn d’ castìgna Sm. Dolce a base di castagne secche lessate,  tipico delle feste natalizie.

Tûrtra Sf. Tortora, colombella.

Turtûra Sf. Tortura, tormento.

Turturadûr Sm. Seviziatore, torturatore.

Turturâr V. tr. Torturare, tormentare; seviziare.  Deriva dal verbo latino tòrquere = torcere. Un tipo di tortura era anche la torsione degli arti o delle dita.

Turturâs V. rifl. Tormentarsi; farsi prendere dall’ansia; farsi degli scrupoli, rammaricarsi.

Turûn Sm. Turrone. Dallo spagnolo turròn, derivato da turràr = arrostire, torrefare. Prodotto tipico di Cremona, che le ha procurato l’epiteto di Città delle Tre T = Torri, Torrone, Tette.

Turunsîn Sm. Turroncino.

Tùs Sm. Cascame di canapa utilizzato per tessere tele  ruvide (per sacchi e simili).

ša Sf. Tosatura delle pecore. Dal tardo latino tonsa, da tonsare = tosare.

Tušâ, Tušâda  Agg. Tosato, rapato.

sa Sf. Tosse, raffreddore. Dal latino tùssis. La túsa l’è búna, j’èn i  palmûn ch’i èn mars la tosse è buona, sono i  polmoni che sono marci.

Tušâda  Agg. Tosatura.

Tušadûr Sm. Tosatore, addetto alla tosatura delle pecore; barbiere, parrucchiere.

Tušadûra  Sf. Tosatura.

Tušâr V. tr. Tosare, rasare, falciare. Dal tardo latino tonsàre = tosare.  T’âni tusâ cun la scudèla? Relativo ad una tosatura scadente.

Tuscân Agg. Nativo della Toscana. Dal nome dell’antica regione Tùscia, poi Toscana, il cui  aggettivo in latino è tuscànus.

Tuscân 2 Sm. Sigaro fermentato, di produzione nazionale.  che veniva prodotto nelle  manifatture toscane.

Túsch Agg. Tossico, mortale, velenoso. Dal latino tòxicum = velenoso. Esisteva un tipo di pere, piccole e dure, detto Pêr tùsch.

šghe Agg. Tossico, velenoso.

Tusîr  V. intr.  Tossire. 

sla, Tùsle Sf. e Agg. Bugna da morso di insetto, o da ortica, cocciola. Dal latino toxicum.

Tùsre V. intr. Tossire.

Tušûn Sm. Bordo esterno del formaggio che viene  “tosato” prima di iniziare la stagionatura. La parte tosata è commestibile. Attraverso il francese toison.

Tút, Túta Agg. Tutto, completamente. Dal latino tòtus, corrispondente al nostro integro, senza menomazioni.

Tûta Sf. Tuta, abito da lavoro. Dal francese tout-de-même = tutto  la stessa stoffa.

Tutâl  Sm. Totale; rendiconto; coclusione. Dal latino totàlis = integralmente.

Tutêla  Sf.  Tutela, protezione. Dalla stessa radice di tùtus = sicuro.

Tutelâr V. tr.  Tutelare, difendere; proteggere.

Tvàja Sf. Tovaglia. Dal franco thwalhia = tovagliolo.

Tvajöl Sm. Tovagliolo.

Tvaiulîn Sm.  Tovagliolo piccolo.

Tvanêš  Agg.  Toanese, di Toano.