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LÉNGUA MÊDRA

Rèș e la nôstra léngua arsâna

ETIMOLOGIA Q-R

Q

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R

Rantumâja

Vocabolo polisemico, in reggiano può avere questi significati: accozzaglia, gentaglia, marmaglia, ciurmaglia, teppaglia, ossia insieme di persone inette, maleducate o comunque spregevoli; ma può significare anche un insieme di cose di poco valore e poca utilità, spazzatura, cianfrusaglia; di derivazione toscana. Parrebbe derivare dall’ antico “razzumaglia” che nel primo significato è derivante dal dispregiativo di “razza umana” e nel secondo significato derivato dall’ effetto di “razzolare” (antico “razzare”: raspare, grattare) nel senso di spazzare da un volgare “razzumare” e quindi il risultato dell’operazione di “razzumare” è la “razzumaglia”.

Zambaldi su ” Vocabolario etimologico italiano: «Razzolatura, l’atto e l’effetto del “razzolare”: spazzatura; “razzolio”: il razzolare frequente e continuato; da “razzume” ciò che si spazza via è “razzumaglia”: spazzatura»

Sul “Grande dizionario della lingua italiana” della Crusca: «Razzumàglia (razzamàglia),

 Spregiativo. Insieme, accolita, torma di persone di infima condizione, vili e spregevoli, ignoranti, volgari; canaglia, gentaglia, marmaglia.» continua con: « Mucchio di spazzatura. – Al figurato: ammasso di cose eterogenee, di esiguo valore e di scarsa utilità. Voce di area toscana, (e, in particolare, lucchese e pistoiese), (“ruzzamàia”  e, già nel XV secolo, a Perugia, “razamaglia”),  forse sovrapposizione di “marmaglia”, a una forma “razzume” (o “razzame”), collettivo spreg. da “razza”».

Quest’ ultimo è in riferimento a genere umano, più precisamente a ciascuno dei gruppi omogenei e, in particolare, a i tre grandi gruppi: bianco, nero e giallo.

Pianigiani dice: «Razzumàglia e razzamàglia dall’ antico “razzare” (“radiare”) spazzare e indi raspare o scavar col piede, detto de’ cavalli, (Onde il mod. “razzolare), mediante una forma propria di collettivi “razzame, razzume” ciò che si spazza (cfr. “porcume, untume”)  e terminazione  spregiativo in “-aglia”, come in canaglia, plebaglia e simili. Minutaglia, rifiuto; e propriamente spazzatura, immondezza.»